Il 21 febbraio è la Giornata Internazionale della Lingua Madre dell’UNESCO. Questa giornata è stata istituita per promuovere la diversità linguistica e culturale e per sensibilizzare sulle minacce che molte lingue madri nel mondo affrontano a causa della globalizzazione. La data è stata scelta per commemorare gli studenti che sono stati uccisi a Dacca, in Bangladesh, nel 1952, mentre protestavano per il riconoscimento della loro lingua madre, il bengalese, come lingua ufficiale del Pakistan orientale.
L’ONU ha scelto il 21 febbraio per celebrare la Giornata internazionale della lingua madre al fine di promuovere la diversità linguistica e culturale come valore fondamentale.
Il 21 febbraio 1952, alcuni studenti furono uccisi e oltre 100 feriti dalla polizia a Dhaka, in Bangladesh, mentre manifestavano contro le autorità del Pakistan, che avevano dichiarato l’urdu unica lingua ufficiale, nonostante il bengalese fosse la lingua madre per la maggioranza della popolazione.
La Giornata internazionale della lingua madre ci ricorda come la lingua faccia parte del patrimonio culturale di ciascuno di noi. La lingua rappresenta la spina dorsale della nostra identità e della nostra cultura. La conoscenza linguistica ci aiuta quindi ad aumentare la comprensione della nostra cultura.
Ma anche sostenere la diversità linguistica all’interno di un Paese è utile, per aumentare la comprensione e la tolleranza interculturale. L’Unicef scrive che il 40% della popolazione mondiale non ha accesso all’istruzione nella propria lingua madre. Per questo motivo è importante preservare le conoscenze linguistiche, anche tra chi vive all’estero. (fonte: https://amboslo.esteri.it/it/news/dall_ambasciata/2024/02/21-febbraio-la-giornata-internazionale-della-lingua-madre-dellunesco/ )