I Monti Alburni sono un regalo davvero prezioso per la Campania. Si trovano nella regione sudoccidentale dell’Italia, a pochi chilometri da Salerno ed è considerata una delle più belle aree geografiche della zona. Queste montagne offrono paesaggi mozzafiato e naturalmente ricchi di biodiversità. La presenza di profondi canyon rocciosi, foreste antiche e sorgenti cristalline rappresentano solo alcune delle splendide caratteristiche che questa fascia montuosa ha da offrire. Nonostante l’area abbia subito fortemente le conseguenze dello sfruttamento industriale, i Monti Alburni rimangono un posto magico in cui trascorrere momenti indimenticabili immersi nel verde incontaminato!
Caratteristiche dei Monti Alburni
I Monti Alburni sono un’area geografica naturalmente incontaminata che si estende a sud della Campania. Si tratta di una catena montuosa formata da numerosi crinali e valli, con cime che raggiungono i 1.700 metri sopra il livello del mare. Il paesaggio è caratterizzato da ampie foreste di alberi ad alto fusto come le querce, gli ontani e i castagni; inoltre la fauna locale comprende volpi, lupi, volpi, tassi e falchi.
Flora e Fauna del Parco Nazionale del Cilento
Il Parco Nazionale del Cilento e Diano comprende (anche nella dicitura) i Monti Alburni. Qui c’e’ una vasta gamma di habitat naturali che ospitano numerose specie di flora e fauna. I boschi scoscesi costituiscono l’habitat ideale per animali come cinghiali, tassi, le aquile ed i gatti selvatici. La vegetazione comprende abetina, faggio e castagno, mirtillo selvatico ed erica. Si possono anche trovare molte diverse specie di funghi tra cui quelli famosi come il Fungo Porcino. Il parco è ricco di varietà floreali che includono gigli campestri, genziane blu e margherite bianche.
“La natura carsica del complesso ha favorito la formazione di un gran numero di grotte e cavità (circa 2000) tra le quali sono famose quelle di Castelcivita, le più estese del sud Italia, e di Auletta-Pertosa (“grotte dell’Angelo”), costellata di stalattiti e che contiene un lago sotterraneo di acqua plumbea e gelida. Il monte Panormo segna il confine tra i Comuni di Ottati, Sicignano e Petina, la cui vetta raggiunge i 1742 m. Noto anche come Monte Panormo per le ampie vedute che offre dalle sue pendici, è stato menzionato da Virgilio nelle sue Georgiche (III, 146). Dalla gente del luogo i suoi monti venivano creduti Titani provenienti dall’antistante Mar Tirreno per sfuggire all’ira di Nettuno. Nel territorio cilentano il Panormo è il terzo monte per altezza, preceduto dal Monte Cervati (1.899 m) e da Cima di Mercori (1788m slm). Il monte appare spesso innevato da inizio dicembre a metà aprile. (fonte: wikipedia)“
Il Rifugio Panormo
A oltre 1300 metri di altitudine, c’e’ un meraviglioso rifugio costruito negli anni ’50 dove oggi e’ possibile mangiare e dormire. Il luogo, incantevole, e’ a carattere familiare, e comprende un ristorante di cucina tipica. Il suo funzionamento e’ legato all’erogazione della corrente elettrica tramite un generatore, l’acqua e’ di origine sorgiva. La bellezza del luogo e’ anche legata al fatto che in questo punto non c’e’ campo telefonico: chi arriva al rifugio dimentica il cellulare. Info: https://www.facebook.com/rifugiopanormo