I frutti autunnali del Cilento: il Caco - www.cilentano.it
cilentonatura

I frutti autunnali del Cilento: il Caco

Il caco, pomo dorato figlio dell’Oriente, giunse nel Belpaese dalla lontana Cina dove i nativi lo appellavano “albero dalle sette virtù”. Importato in Europa nell’Ottocento, sbarcò anche sulle coste del nostro Sud, divenendo ben presto vanto del fertile Cilento. Qual magia celano i suoi frutti polposi? Forse il segreto risiede nel clima mediterraneo, nelle terre rosse e profumate che ne esaltano il sapore intenso. Ricchissimi di preziosi sali minerali, di vitamine tonificanti e di antiossidanti guardiani della salute, i cachi apportano innumerevoli benefici al nostro organismo. Calcio per le ossa robuste, ferro per il sangue vivido, potassio amico del cuore. E ancora la vitamina A, elisir per gli occhi, e la vitamina C, alfiere delle difese immunitarie. Sono un vero toccasana per contrastare il temuto colesterolo, per irrobustire le difese dell’organismo, per donare splendore alla pelle e vigore alla vista. Insomma, un concentrato di virtù racchiuso in questi pomi succosi.

il caco – foto by Mena Giudice (copyright cilentano.it)

Coltivazione

Coltivare il caco non è impresa ardua. Gli alberi non richiedono potature o cure particolari, fatta eccezione per l’eliminazione dei rami secchi. Prediligono posizioni assolate e terreni drenanti dove affondare le radici. Il trapianto va effettuato tra ottobre e marzo, interrando la zolla in una buca colma di terriccio fertile. I frutti giungono a maturazione tra ottobre e novembre. Per accelerare il processo, un rimedio della nonna è tenere i cachi accanto a banane, mele o pere, i cui effluvi etilenici ne favoriscono la maturazione.

il caco nel cilento – foto by Mena Giudice – copyright cilentano.it

Ricette tradizionali

Nelle cucine cilentane i cachi trovano impiego in molteplici ricette, dolci o salate che siano. Ottimi da gustare al naturale, magari accompagnati da qualche goccia di cioccolato fondente che ne esalti il sapore, i cachi sono perfetti per preparare deliziose marmellate, da spalmare su una fetta di pane caldo o da farcire in golosi tartufini. Con la loro polpa tenera e dolce si possono realizzare torte soffici, dalla classica crostata alla più raffinata torta mimosa, e vellutati budini da servire tiepidi.

Abbinati a carne e verdure, i cachi cilentani si prestano a infinite ricette salate. Una vera prelibatezza tipica della tradizione è lo stufato di maiale con cachi: carne di maiale stufata lentamente in tegame con cipolle, foglie di alloro, rosmarino, salvia, vino rosso e olio EVO, con l’aggiunta di cachi a cubetti poco prima di servire. I cachi si sposano egregiamente anche con arrosti e brasati di carne, ma anche con il pesce, ad esempio il baccalà. Ottimi anche in insalata, magari con rucola, noci e scaglie di pecorino.

I dolci autunnali di cachi sono un must delle feste cilentane: dai profiteroles farciti con crema ai cachi fino alla crostata con marmellata di cachi e mandorle. Una vera delizia è il tiramisù ai cachi, alternate strati di pan di spagna bagnato nel caffè con una crema di mascarpone, cachi e savoiardi.
Rinomanza

L’eccellente qualità dei cachi cilentani è celebre ben oltre i confini nazionali. Ogni anno ingenti quantitativi prendono la via dell’estero, esportati in Europa e oltreoceano. Un prodotto d’eccellenza che fa lustro al territorio. I cachi cilentani sono Presidio Slow Food e figurano tra i prodotti agroalimentari tradizionali campani tutelati dal Ministero. Pregiati ambasciatori del Made in Italy, simbolo dell’autunno nel Cilento.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Considerate la possibilità di sostenerci disabilitando il blocco degli annunci.