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«Granfondo del Tanagro», l’estate ti fa ancora più bella

Neppure il caldo torrido di questi giorni è riuscito a smorzare l’entusiasmo dei tanti cicloamatori che hanno raggiunto il Vallo di Diano per l’ottavo capitolo della storia della Granfondo del Tanagro – Memorial Franca Priore e Pasquale Ammaccapane, penultima prova del Giro dell’Arcobaleno. L’inedito circuito disegnato dagli organizzatori (4 giri da 25,9 km sulle strade di San Pietro al Tanagro, Teggiano e San Rufo) è stato una rivelazione per tutti: a tratti esigente e impegnativo, il nuovo percorso ha acceso la fantasia degli attaccanti ma, al tempo stesso, ha rimescolato di continuo le carte. Fino all’epilogo in località Setone a San Pietro al Tanagro: tutto era pronto per una volata a quattro. E invece, con un inatteso colpo di coda, altri due amatori hanno sgomitato per salire sul trono lasciato libero da Pasquale Abenante. Alla fine ha prevalso il più veloce della compagnia: il 40enne Enio Leone, che ha bruciato allo sprint il giovane Enrico Pio D’Elia: il corridore originario di Teggiano ha onorato al meglio la gara di casa, arrendendosi soltanto negli ultimi 30 metri.

La corsa targata Ciclo Team Tanagro si è accesa a metà del primo giro: all’attacco Giuseppe Navedoro (Team Larossa) e Pasquale Sirica (Barracuda Bike), 2° un anno fa. Alla coppia di testa si unisce Ciro Greco (Larossa), ma la loro azione si esaurisce poco prima di affrontare la dura scalata di San Rufo, con pendenze in doppia cifra. Qualche chilometro di tregua, poi una nuova sortita di 9 corridori sull’ascesa di Teggiano: all’attacco Salvatore Ferraro (Barracuda), Achille Emanuele Detomaso (Preview Sei Sport), Enrico Pio D’Elia (San Gennarello Bike), Antonio Di Paolo (Club 90), Antonello Ceglie (Leonessa Takler Bike), Enio Leone (Team Falco), Enrico Pio D’Elia (San Gennarello Bike) e i già citati Greco e Sirica. Alle loro spalle si muovono Antonio D’Ambrosio (Barracuda), Francesco Sanseviero (Bike in Tour Vallo di Diano), Domenico Alfarano (Bike Space), Francesco Paolini (Murolo Costruzioni), Felice Antonello Curcio (Team Borghi Racing) e un brillante Navedoro. I 15 di testa, però, non fanno molta strada: la prima parte del gruppo procede compatta verso San Rufo. In vista del rifornimento, Sirica porta il suo terzo attacco in compagnia di Antonio Borrelli (Bike & Sport), il primo vincitore nella storia quasi decennale della Granfondo del Tanagro. Sulla coppia di testa piombano in discesa D’Elia e Greco: il quartetto, però, non riesce a sfondare. Il gruppo dei migliori si spezza ancora nei chilometri finali del penultimo giro: Sirica e Leone davanti a tutti, con Ceglie, D’Elia, Greco, Navedoro e Luigi Mastantuoni (Mastantuoni Sport) sulle loro tracce. L’ultima arrampicata a Teggiano cambia ancora i connotati alla corsa: in testa si portano D’Elia, Greco, Leone e Navedoro. Dopo quasi tre ore di battaglia, l’affare per la vittoria sembra oramai ristretto ai primi quattro. Appena prima di raggiungere il traguardo, l’ultimo colpo di scena: Mastantuoni e Sirica rientrano sulla testa. Tuttavia, il loro sforzo è vano: D’Elia ha già lanciato la volata ai 200 metri. Il corridore di Battipaglia prova a resistere al ritorno di Leone, che impone il suo spunto proprio a un soffio dalla linea d’arrivo. 6° successo stagionale per il corridore napoletano, che precede D’Elia, Greco, Navedoro e Mastantuoni. Un esausto Sirica assiste allo sprint da spettatore privilegiato. Ceglie chiude al 7° posto con 53” di ritardo dal vincitore. In fondo alla top ten Paolini, D’Ambrosio e Curcio. 15° posto per l’altro amatore di casa Sanseviero.

In campo femminile, l’assenza della grande dominatrice del Giro dell’Arcobaleno, Caterina Bello, ha spianato la strada a Rossella Diezzo: la beneventana della Sirino Bike ha doppiato il successo del 2022, lasciandosi alle spalle Lidia Principe (Barracuda) e Giusy Criscuolo (Ciclo Team Matera Sassi).

La giornata di sport a San Pietro al Tanagro è stata arricchita da una mostra fotografica dedicata al decennale del Ciclo Team Tanagro – che ha già programmato per l’autunno una giornata di riflessione sullo stato del ciclismo nel Sud Italia con la partecipazione dei vertici federali – e da una visita guidata al centro storico del paese, a cura della cooperativa ArcheoArte, che aveva peraltro intrattenuto i bambini alla vigilia della granfondo con un laboratorio creativo aperto ai più piccoli.

redazione

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