di Guido Santangelo – Mentre sale la protesta degli agricoltori, sacrosanta, il mondo politico è sempre più disorientato sulle risposte, che sono la conseguenza della scarsa importanza data al problema a causa di una politica comunitaria scellerata. La gente esige delle risposte ai problemi ed il mondo agricolo italiano è finito nel dimenticato da troppi anni. È facile provocare, ma fare politica è ben altra cosa, mi rendo conto che parlare di lavoro per gente che non ha mai lavorato è inconcepibile e fuori luogo, meglio tacere allora. La cosa che indigna di più è stata la definizione degli agricoltori soggetti che inquinano l’ambiente, è grazie a loro se mangiamo e soprattutto se oggi possiamo parlare di alimenti sani. Personalmente conosco bene i loro sacrifici e le loro rinunce, ma soprattutto una vita spesa per lavorare senza conoscere ferie e malattia. Lavorare con qualsiasi tempo e senza orario,motivati solo dallo spirito di sacrificio e dalla necessità di sopravvivere e soddisfare i fabbisogni familiari. Sono anni che si preferiscono gli alimenti di importazione a quelli italiani, sono anni che l’ Europa grazie alla burocrazia ha annullato i prodotti agricoli locali e distrutto l’ economia agricola italiana. La cosa più importante è ridare la sovranità al popolo e rispettare le sue esigenze e necessità, l’Europa dei burocrati è stato un fallimento totale.
L’Europa grazie alla burocrazia ha annullato le esperienze e le tradizioni costruite negli anni dai contadini e con loro anche la civiltà contadina. È giunto il momento di ascoltare le rivendicazioni degli agricoltori e fare un passo indietro per coloro che credono nel cibo sintetico ed hanno investito su di esso. La perdita di tradizioni ha un significato importante non solo dal punto di vista estetico, ma soprattutto in ragione di una scomparsa dell’ economia rurale e sana, che ha avuto un ruolo notevole dal punto di vista sanitario ed economico. Parliamo di prevenzione di molte malattie grazie all’ alimentazione e la salvaguardia dell’ ambiente. Le direttive dell’ Europa quali favorire l’importazione di prodotti agricoli dall’estero, non coltivare i terreni, favorire la crescita della fauna selvatica, sono solo alcuni provvedimenti adottati che danneggiano il mondo agricolo. Gli agricoltori italiani, hanno bisogno della solidarietà di tutti e andare fino in fondo per ottenere risorse e rispetto dall’ Europa.
Guido Santangelo