Giornata dell’Alfabetizzazione: la cultura negata è una condanna a una vita misera - www.cilentano.it
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Giornata dell’Alfabetizzazione: la cultura negata è una condanna a una vita misera

di Antonella Casaburi – “Le fondamenta di ogni stato sono l’istruzione dei suoi giovani”, ci ricorda Diogene il Cinico. L’8 settembre si celebra la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, che pone l’attenzione sulla centralità della scuola, perche sia tutelato uno dei diritti fondamentali dell’uomo: il diritto all’istruzione, strumento fondamentale per sradicare la povertà e per favorire il progresso sociale e umano. Fino a pochi decenni fa anche i cilentani, figli di una terra meravigliosa ma isolata geograficamente e culturalmente, erano in gran parte illetterati. L’accesso all’istruzione era riservato alle classi più abbienti, e la popolazione non sapeva né leggere né scrivere. La cultura negata è una condanna a una vita misera Con l’obbligo all’istruzione in Italia molto si è fatto e tutti i giovani sanno “leggere e scrivere”, salvo estreme situazioni di miseria sociale e culturale. Ma è sufficiente, in un mondo globale e tecnologizzato? Oggi, che l’istruzione è divenuta obbligatoria, c’è un nuovo tipo di analfabetismo: quello digitale. Subdolamente questa “non capacità” tecnologica limita la realizzazione personale e isola chi, pur istruito ma di una certa età, nell’ultimo decennio non si è avvicinato ai più moderni strumenti informatici. Allo stesso tempo i giovanissimi, che studiano per legge e che sono anche tecnologicamente alfabetizzati, spesso utilizzano l’informatica per soli fini ludici, ignorando le potenzialità di un utilizzo culturale e formativo della tecnologia. Quello digitale appare quindi una ulteriore, aggiuntiva tipologia di alfabetizzazione da perseguire offrendo da un lato corsi mirati rivolti agli adulti, che possono così agilmente aggiornare le proprie conoscenze, e dall’altra offrendo un complesso approccio pedagogico ai più giovani, perché la loro conoscenza digitale, spesso amplissima, esula dalle competenze e si riduce a un alienante passatempo. Perché l’alfabetizzazione sia completa, moderna e offra strumenti culturali adeguati, è fondamentale l’impegno costante e continuo da parte della scuola e  di chi si occupa di cultura e di giovani.

Antonella Casaburi

antonella casaburi

Antonella Casaburi, nata a Vallo della Lucania (SA) nel 1980, dopo la maturità classica si trasferisce a Roma, dove si laurea con lode in Storia della Critica Letteraria Italiana all'Università "La Sapienza". Esperta e traduttrice di ungherese, docente di Lettere, "Mirari" è il suo fulminante romanzo d'esordio, numerose volte recensito dalla stampa nazionale, esposto al Salone Internazionale del Libro di Torino, alla Fiera del Libro di Roma e alla Fiera Internazionale del Libro di Praga. Acquista MIRARI: https://www.lastaria.it/mirari/

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