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Flora del Cilento: la capelvenere

Le Cascate dei Capelli di Venere a Casaletto Spartano sono un meraviglioso esempio delle bellezze naturali che si possono trovare in Campania, e in particolare nella regione del Cilento. Queste cascate si trovano vicino al paese di Casaletto Spartano, a circa un chilometro di distanza, in una zona nota come Zona Capello. La loro posizione è all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che fa parte della zona più ampia del Golfo di Policastro.

capelli
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Il nome suggestivo delle cascate deriva dalla pianta di Capelvenere, una felce che cresce rigogliosa sulla roccia sopra la quale scorre l’acqua della cascata. Questo spettacolo naturale è il risultato dell’unione di tre elementi fondamentali: l’acqua del fiume Bussentino, un affluente del fiume Bussento, scorre sopra la pianta di Capelvenere, creando un effetto visivo affascinante e delle vasche naturali nel letto del fiume dove è anche possibile fare il bagno.

La Capelvenere, conosciuta scientificamente come Adiantum capillus-veneris, è una felce perenne molto apprezzata per la bellezza delle sue foglie. Questa pianta è diffusa in diverse regioni del mondo, tra cui Europa, America Centrale, Nord America e Africa.

capelvenere
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Le sue caratteristiche distintive sono le fronde delicate e leggere, che le hanno fatto guadagnare il nome di “chioma di Venere”. Queste fronde sono bipennate e di un colore verde tenue. Interessante è notare che nella parte inferiore delle foglie si trovano i sori, dove si producono le spore che la pianta rilascia tra luglio e settembre.

cascate capelli di venere
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La Capelvenere cresce in luoghi umidi e ombreggiati, come margini di boschi o vicino a cascate, e preferisce un clima umido e fresco. Sebbene sia una pianta delicata da coltivare, è possibile farlo sia in giardino che in casa, rispettando alcune condizioni specifiche. Ad esempio, è importante mantenere un’umidità ambientale costante e proteggere la pianta dai raggi diretti del sole. Il terreno deve essere mantenuto umido e fresco, con irrigazioni frequenti.

Per la coltivazione in vaso, si consiglia di utilizzare un mix di terriccio composto da torba, sabbia grossolana e humus di lombrico. Le irrigazioni dovrebbero essere regolari, mantenendo il terriccio sempre umido. Inoltre, è utile vaporizzare frequentemente le fronde con acqua a temperatura ambiente per mantenere l’umidità.

La Capelvenere non necessita di una potatura intensa, ma è importante rimuovere le fronde secche o danneggiate. La riproduzione della pianta può avvenire tramite la suddivisione dei cespi o tramite spore.

Oltre al suo valore ornamentale, la Capelvenere è nota anche per le sue proprietà medicinali. Tra queste, si annoverano effetti antidiabetici, anticonvulsivanti, analgesici, antibatterici, antimicotici, cicatrizzanti e molti altri.

Nel corso della storia, la Capelvenere è stata anche utilizzata in ambito letterario e mitologico. Ad esempio, è stata associata a Plutone nella mitologia e menzionata in opere letterarie di autori come Cesare Pavese, Gabriele D’Annunzio e Hermann Hesse.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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