Il popolamento floristico del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni vanta circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee. Ecco, infatti, alcuni punti chiave:
- Diversità Floristica: Il parco ospita un ricco popolamento floristico con circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee.
- Importanza Fitogeografica: Circa il 10% di queste specie sono considerate di notevole importanza fitogeografica in quanto endemiche e/o rare. Questo sottolinea la diversità e l’unicità del patrimonio vegetale presente nel parco.
- Primula di Palinuro: Una delle specie più note e importanti è la Primula di Palinuro, che è anche il simbolo del Parco. Si tratta di una specie paleoendemica con una diffusione estremamente localizzata, conferendo un significato speciale alla sua presenza nell’area del parco.
- Distribuzione Geografica: Data la sua posizione baricentrica nel Bacino del Mediterraneo, il Parco ospita entità tipicamente meridionali di ambienti aridi, che si trovano al limite superiore della loro espansione. Allo stesso tempo, vi sono specie a distribuzione prettamente settentrionale che raggiungono il limite meridionale del loro areale. Questa varietà di specie contribuisce alla ricchezza ecologica e alla diversità biogeografica del Parco.
- Interazione di Elementi Biogeografici: Nel territorio del Parco, si verificano interazioni tra elementi biogeografici meridionali, settentrionali, orientali e occidentali, creando un ambiente unico in cui specie provenienti da diverse aree geografiche si incontrano e coesistono.
Questo evidenzia l’importanza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni non solo come area naturalistica di bellezza e valore ecologico, ma anche come un punto di incontro e interazione per una varietà di specie vegetali provenienti da diverse regioni biogeografiche.
Tra le piante tipiche di questa zona particolarmente interessante per quanto sopra descritto spicca la ” Iberis semperflorens “.
Ecco una sintesi delle informazioni su questa pianta tipica, in particolare, di Capo Palinuro:
- Nome scientifico: Iberis semperflorens
- Caratteristiche morfologiche:
- Forma: Cespugli emisferici
- Ramificazione: Rami vecchi con cicatrici embriciate di foglie morte, quelli giovani eretti e glabri.
- Foglie: Foglie basali spatolate (11-12 X 35-45 mm) uninervie, foglie cauline pure spatolate di 4 X 11 mm.
- Fiori: Corimbi contratti, umbelliformi; sepali ovati (3×3.5 mm) bordati di bianco; petali bianchi, pallidi verso la base, di dimensioni variabili (da 6×11 mm a 4-7 mm).
- Frutti: Siliquetta più larga che lunga (10×6 mm).
- Distribuzione: Endemica in Sicilia, presente anche a Panarea, Basiluzzo, Marettimo, Favignana, e a Capo Palinuro. Segnalata anche nell’Isola di Zembra nel Golfo di Tunisi.
- Habitat: Stazioni rupestri, pareti rocciose, aree submediterranee.
- Ecologia: La pianta mostra tendenza alla riduzione dell’apparato vegetativo e può variare da specie cespugliose a suffrutici ed erbe annuali.
- Note aggiuntive: La variabilità della pianta è limitata, e può essere trovata in alta montagna con una generale riduzione di tutte le parti. L’Iberis semperflorens è descritta come un gioiello della flora siciliana, con una splendida fioritura invernale, e la sua presenza è raccomandata anche in coltivazione.