La partecipazione di oltre mezzo milione di persone alle iniziative promosse da ‘Non una di meno’ nella Città Eterna è un segno significativo dell’attenzione e della mobilitazione della società civile contro la violenza di genere. Il fatto che questa manifestazione si tenga per l’ottavo anno consecutivo evidenzia la persistenza e l’urgenza del problema. Il femminicidio di Giulia Cecchettin, così come tanti altri casi simili, rimanda a una realtà triste che continua a colpire donne in ogni parte del mondo. La mobilitazione delle persone sulle piazze italiane rappresenta un segno di solidarietà e di richiesta di giustizia per le vittime di violenza di genere. È anche un modo per fare sentire la propria voce contro un problema sociale radicato e diffuso. Il colore ‘fucsia’, scelto come simbolo, assume un significato potente nel contesto di queste iniziative. Il ‘fucsia’, rappresentando la volontà di costruire un mondo “rosa intenso” e non intriso di rosso, suggerisce la necessità di trasformare un ambiente spesso segnato dalla violenza in uno caratterizzato da solidarietà, uguaglianza e rispetto.
“La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. Queste radici crescono nel terreno del pregiudizio e dell’ingiustizia; vanno contrastate con un’azione educativa che ponga al centro la persona con la sua dignità”.
Papa Francesco su X