Il Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni offre ai visitatori un panorama suggestivo e un ampio spettro di flora e fauna locale, da poter osservare in ogni stagione dell’anno. Tra gli animali più diffusi troviamo le libellule, o odonati come vengono definiti nel linguaggio tecnico, che con le loro 5.680 sono parte integrante dell’ecosistema della zona. Seppure queste tendono a crescere soprattutto in presenza di climi tropicali, hanno trovato ampia diffusione nel Parco, che attualmente ha deciso di avviare il loro conteggio in un progetto che mira a studiarne ancora maggiormente le caratteristiche, il ciclo di vita, le specie e le curiosità.
L’affascinante mondo delle libellule: abitudini e differenze tra maschi e femmine
Nel nostro Paese le specie di libellule ad oggi condificate sono 90, mentre in Europa questo numero sale a 138. Queste presentano un primo stato larvale che vede lo sviluppo dell’animale solo in acqua, seguito da un secondo adulto di tipo aereo. I luoghi dove è possibile avvistare le libellule sono solitamente in prossimità dei corsi d’acqua fermi, che siano laghi, fiumi con parti ristagnanti, stagni o paludi.
Il maschio della libellula si riconosce per il suo colore blu intenso del dorso, con una fascia più scura tra le ali, mentre la parte del ventre è di colore giallo. Le femmine, invece, vertono verso un colore verde metallico, con le ali che presentano delle piccole macchie bianche. Il periodo nel quale è possibile avvistare le varie specie va da aprile a ottobre, principalmente nelle regioni dal clima più caldo come quelle del sud Italia, anche fino ad altitudini collinari e non solo in pianura.
La ricerca Censimento e distribuzione degli Odonati nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: scopi e caratteristiche
I dati raccolti nell’ambito del Censimento e distribuzione degli Odonati nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sono stati presentati a Salerno presso il Museo Naturalistico di Corleto Monforte.
Questo è un luogo molto importante per la regione Campania dal punto di vista naturalistico, in quanto raccoglie numerose specie di vertebrati e invertebrati, classificati in base alla loro tipologia tra uccelli, insetti, mammiferi e crostacei. Lo scopo di tale ricerca è verificare la qualità e la salubrità dell’ambiente, prendendo come campione un animale visibile a occhio nudo come la libellula, che vive solo in determinate condizioni ambientali e climatiche.
Calopteryx splendens
Questa libellula l’abbiamo avvistata nel Fiume Bussento, in prossimità di Caselle in Pittari. (Il video sotto inizia proprio con questa libellula dai colori molto vivaci).
La Calopteryx splendens è una libellula snella che vola in modo un po’ instabile, con colori vivaci e ali che si restringono gradualmente verso la base. Il maschio ha un colore blu metallico e ha ali con una banda scura (che diventa azzurra negli esemplari appena usciti dallo stadio di crisalide) che arriva fino al nodulo. A differenza della specie Calopteryx virgo, con cui può essere confusa, questa banda supera abbondantemente il nodulo. Le femmine hanno un colore verde metallico con ali sfumate di verde.
Gli odonati risultano affascinanti anche agli occhi dei visitatori, grazie ai colori scintillanti e all’effetto che creano con il loro volo. Un motivo in piu’ per comprendere l’importanza della salvaguardia ambientale del Parco e degli habitat simili, e per limitare l’inquinamento, non alterando il perfetto bilanciamento tra flora e fauna.