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Fauna del Cilento: il Gufo reale (Bubo bubo)

Il Cilento è un territorio che sa sorprendere per la bellezza delle spiagge bagnate da un mare cristallino, per la storia e l’architettura dei borghi e per la varietà di flora e fauna. Tra gli animali che popolano boschi e parchi naturali, attira grande interesse il gufo reale (bubo bubo). Imponente, bello da vedere ed elegante, il gufo reale è il più grande esistente al mondo. Si tratta di un rapace che fa parte della famiglia degli strigidi e lo si trova in diverse aree italiane, tra cui il Cilento. Si caratterizza per i suoi penetranti occhi arancioni che gli permettono di avere uno sguardo fisso che incute timore. Le sue dimensioni possono raggiungere i 65 centimetri di lunghezza per un peso complessivo che si attesta intorno ai 4 kg mentre l’apertura alare arriva a sfiorare i 200 cm. Le piume mostrano una prevalenza di colore marrone che si alterna in tonalità scura a chiara con dei punti di nero. Il corpo ha una forma massiccia che si apprezza soprattutto negli esemplari femminili e questo è anche l’unico aspetto che consente di identificare e distinguere i maschi dalle femmine. La testa, invece, ha delle tonalità che vanno verso il bianco e il grigio e può essere ruotata fino ad un massimo di 270° per avere una vista completa dell’ambiente che lo circonda.

L’habitat del Gufo Reale

Il gufo reale non è presente soltanto in Cilento e in diverse zone dell’Italia ma si palesa un po’ in tutta Europa. Soltanto in Gran Bretagna e in alcune zone geografiche della costa atlantica non c’è. Lo si può trovare anche in altre parti del mondo e in particolare in Medio Oriente, nelle zone più settentrionali dell’Africa e nell’Asia centrale. Per quanto riguarda l’Italia, l’unico territorio in cui non c’è il gufo reale è la Sicilia. Nonostante questa diffusione territoriale, in Italia se ne contano al massimo 700 esemplari per cui viene indicato come specie vulnerabile. Prediligono vivere nelle aree boschive come quelle presenti nel Cilento con foreste di conifere dove ci sono pareti rocciose adatte per poter realizzare il loro nido. Tuttavia, questo non significa che non siano in grado di diffondersi e vivere serenamente anche in altri contesti, e infatti i gufi reali si possono trovare al loro agio anche nei deserti oppure nelle zone montane e in prossimità di corsi fluviali. Amano anche le sconfinate praterie di terreni agricoli purché ci siano le condizioni necessarie per poter creare un nido e per trovare sufficiente cibo. Il gufo reale ama cacciare durante il crepuscolo e nelle immediate vicinanze del proprio nido. Diventano dei cacciatori implacabili nelle ore dell’alba e del tramonto. Negli altri momenti della giornata preferiscono stare al riparo, magari in una fessura di una roccia oppure all’interno di un tronco di un albero.

Come vive il gufo reale

Sono uccelli solitar e hanno abitudini abbastanza sedentaria in quanto si spostano pochissimo dal loro nido. Passano molto tempo in coppia nel periodo del corteggiamento e depongono le uova, fino a un massimo di 4, una volta ogni 12 mesi e in particolare nelle prime settimane del periodo invernale. Dopo la loro nascita, sono già in grado, al termine della terza settimana, di nutrirsi autonomamente e di muoversi intorno al nido. Successivamente sono pronti per confrontarsi con il primo volo e gestiscono alcune esigenze come l’accoppiamento emettendo vocalizzazioni per lanciare messaggi attraverso la capacità di modulare l’intensità e il volume. Durante i mesi autunnali che arrivano dopo la loro nascita, lasciano il nido dei propri genitori e iniziano ad avere una vita autonoma e indipendente che diventerà attiva, dal punto di vista sessuale, a partire dai due anni. La loro aspettativa di vita si attesta intorno ai 20 anni anche se ci sono stati dei casi, soprattutto per i gufi reali che vivono in cattività, in cui hanno raggiunto i 60 anni di vita. Pochi sanno che il gufo reale è un animale carnivoro che, quando mangia, espelle alcune parti non digeribili delle proprie prede come le ossa ma anche i peli (sono rigettati in secondo tempo). La loro dieta è basata principalmente sui piccoli mammiferi ma non disdegnano di cibarsi anche di uccelli, anfibi e pesci. Non hanno particolari predatori in natura ma è proprio l’uomo che rappresenta la principale causa di morte attraverso l’opera di distruzione del loro habitat, cosa che sta avvenendo in diverse zone d’Italia.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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