La fauna del Cilento è molto diversificata proprio per la grande varietà di habitat eccezionali presenti in tutta la zona. Si passa da splendide aree costiere a affascinanti panorami montani, con un’ampia presenza di corsi d’acqua più o meno importanti e foreste che possono ospitare differenti specie di animali anche molto particolari. Tra queste vi è il ghiro, un roditore appartenente alla famiglia Gliridae, tra gli esemplari più antichi presenti sul nostro pianeta. Il ghiro è un animale notturno conosciuto per essere un gran “dormiglione”, non a caso questo termine viene spesso utilizzato per indicare una persona a cui piace molto dormire.
Il ghiro infatti va in letargo per diversi mesi e anche quando è attivo preferisce passare gran parte del suo tempo tranquillo nella sua tana. Tra i mammiferi presenti nel bosco è tra i più piccoli, le sue dimensioni non superano i 30 cm di lunghezza, e ricorda molto lo scoiattolo, suo lontano parente.
É dotato di orecchie e occhi molto piccoli, con un tenero muso fornito di vibrisse, come nei gatti, e ricoperto di una pelliccia che varia dalle tonalità del grigio a quelle del marrone. Il ghiro vive di solito circa 6 anni e si accoppia alla fine di ogni letargo, quindi solo una volta all’anno. La gravidanza della femmina dura solo un mese e il partorisce ogni volta da 2 a 8 cuccioli.
ALCUNI DEI PRINCIPALI RODITORI
Se durante l’anno il ghiro costruisce la sua tana piuttosto in basso, quando la femmina partorisce crea la dimora per se stessa e i suoi piccoli in cima all’albero e li accudisce per le prime 3 settimane, poiché appena nati non vedono, e solo una volta che sono svezzati possono iniziare a uscire a conoscere il mondo. Questo animale è onnivoro, si nutre infatti sia di vegetali come nocciole, ghiande o frutti di bosco, ma anche delle uova di altre specie e ogni tanto anche di qualche insetto.
I ghiri amano molto nutrirsi anche dei fiori, spesso infatti è possibile vederli sui prati intenti ad “annusarli”, ma è anche possibile scovarli prima del letago mentre sono intenti a fare provviste dei loro cibi preferiti.
In tutto il mondo sono presenti più di 30 specie di ghiri e sono diffusi in diverse zone dell’Asia e dell’Europa, in particolare nelle aree boschive.
Da tempo è considerato una specie protetta (in Italia a partire dal 2006) poiché per migliaia di anni il ghiro è stato cacciato in quanto si riteneva che la sua carne fosse particolarmente tenera.
Come abbiamo accennato infatti questo animale è tra i roditori più antichi, sono stati trovati infatti fossili risalenti a 33-56 milioni di anni fa, e vi sono diverse testimonianze di epoca romana che dimostrano come fosse abituale nutrirsi di questo piccolo animale.
In realtà non è affatto facile catturare il ghiro, nonostante venga ricordato per la sua letargia è un animale molto attivo e quando si trova in pericolo è perfino capace di perdere la coda pur di mettersi in salvo dai suoi assalitori.