È una giornata d’estate, ho voglia di un po’ di fresco, allora penso di andare a visitare l’entroterra Cilentano.
Arrivo in un piccolo paesino, Gorga frazione di Stio, e scopro che è proprio lì che nasce il fiume Alento, che dà il nome al Cilento, un paesino con poche persone ma che ha dato i natali all’onorevole Raffaele Lettieri.
Scopro tante tradizioni e ricevo consigli per approfondire la mia visita e trovo un’azienda a conduzione familiare e biologica, non poco distante dalle sorgenti dell’Alento.
È l’azienda Santangelo, che partendo dalla scoperta delle vecchie coltivazioni locali, è arrivata a produrre delle eccellenze, parlo dei fagioli, meglio dei fagioli della regina.
Scopro in lui tanto entusiasmo passione e orgoglio nel lavoro quotidiano, l’amore per il territorio e la voglia di fare di più.
Allora ne approfitto per sapere come riesce a produrre una prelibatezza del genere, il fagiolo, con molta disponibilità inizia il suo racconto.
Il fagiolo è il risultato di tanto lavoro, si parte dalla preparazione del terreno e poi la semina che avviene nel Mese di giugno, prima si fanno i solchi con sapiente maestria perché l’acqua deve scorrere liberamente, quindi si fanno i piccoli fossi ed in ogni fosso si mettono 7-8 fagioli e si copre con il letame.
I fossi sono distanti l’uno dall’altro circa 10 centimetri per facilitarne la crescita e la coltivazione.
Passati 6-7 giorni si vedono i germogli, quindi bisogna aspettare e poi posizionare i paletti per permettere ai fagioli di arrampicarsi, si procede con l’irrigazione e la cura fino a quando si arriva alla raccolta.
Al momento della raccolta sembra una festa perché anche quest’anno il prodotto è eccezionale, colore bianco intenso e profumato, il fagiolo della regina è pronto per essere venduto. Una volta per conservare tutte le proprietà dei fagioli si metteva un ferro all’interno del contenitore ed evitare così che si formassero degli animaletti indesiderati. È stata una bella esperienza e necessaria per conoscere delle vere persone e scoprire il fagiolo della regina, una vera ricchezza per palati raffinati.
Il fagiolo della regina si caratterizza per la tenuta della cottura per il gusto intenso e il profumo di campagna.
VIDEO STIO E GORGA VISTI ANCHE CON IL DRONE
Ci sono nato. Bello il filmato che rende giustizia a questo paese del Cilento che si sta, purtroppo spopolando.
Purtroppo la spopolazione e’ il triste destino che coniuga il verbo “volare” VIA all’incredibile destino degli umani. Volare e’ un po’ sognare e, credo, che sia giusto farlo. L’importante e’ farsi trovare pronti quando il sogno svanirà e la realtà sara’ la consapevolezza che non c’e’ niente di piu’ “fatato” di quello che già si ha.