E’ partita la missione Axiom-3, lanciata da SpaceX, che rappresenta un importante passo avanti nell’esplorazione spaziale, con la presenza di un astronauta italiano, il colonnello Walter Villadei, tra i suoi membri. La missione è frutto di una collaborazione tra Axiom Space, SpaceX e la NASA. Axiom Space mira a essere la prima azienda privata ad addestrare astronauti e costruire una stazione spaziale commerciale. La NASA è responsabile della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), mentre SpaceX fornisce il razzo e la capsula Crew Dragon. Il comando della missione è stato affidato a Michael López-Alegría, ex astronauta senior della NASA e ora capo astronauta di Axiom Space. L’astronauta italiano Walter Villadei ricopre il ruolo di pilota. Gli altri membri dell’equipaggio includono Alper Gezeravcı, il primo astronauta turco, e Marcus Wandt, astronauta dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e secondo astronauta svedese, selezionato nel 2022. La missione Axiom-3 è decollata dalla Stazione spaziale internazionale alle 22:49 ora italiana di ieri, giovedì 18 gennaio, dal Pad 39 A del Kennedy Space Center della Nasa, in Florida. dal Kennedy Space Center della NASA in Florida. Durante il loro soggiorno di 14 giorni nello spazio, i quattro membri dell’equipaggio condurranno una serie di esperimenti scientifici.
La missione Axiom-3 include una serie di esperimenti scientifici, con un forte contributo italiano. L’Aeronautica Militare Italiana (ItAF), in coordinamento con il Ministero della Difesa italiano, considera questa missione come un’opportunità per rafforzare le competenze italiane nello spazio. Gli esperimenti italiani sono condotti in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), università, centri di ricerca e aziende italiane. Questi esperimenti abbracciano vari ambiti, come la sicurezza dei voli spaziali, la ricerca biologica e tecnologica in microgravità, e la salute umana nello spazio.
Tra gli esperimenti principali c’è lo studio della funzione endoteliale in personale esposto alla microgravità durante i voli orbitali, che include valutazioni ecografiche dell’arteria brachiale e l’analisi di marcatori specifici per la funzione endoteliale. Un altro progetto, guidato dall’ASI, riguarda lo studio dell’aggregazione della proteina beta-amiloide, collegata a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Un altro esperimento interessante è il Smart Flight Suit 2 (SFS2), sviluppato da Spacewear, un abito innovativo per astronauti che include sensori per monitorare dati biomedici. L’obiettivo è testare il comfort e il comportamento dei tessuti dello spazio, nonché la funzionalità dei sensori integrati.
Inoltre, c’è un focus sul monitoraggio della salute degli astronauti tramite una piattaforma di telemedicina sviluppata dalla compagnia italiana GVM, che permette di monitorare in tempo reale lo stato di salute degli astronauti, come il sistema cardiovascolare, e di effettuare videoconsultazioni in microgravità.