“Ho dato mandato agli uffici regionali di sporgere querela per diffamazione nei confronti del ministro Fitto e di alcuni organi di stampa, per le affermazioni false e calunniose diffuse ieri in merito alla vicenda dei Fondi Coesione.” ha dichiarato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Il ministro – continua – dopo un oltre un anno e mezzo di tempo perso fra verifiche, controverifiche, richieste di chiarimenti, richieste di integrazioni, richieste di precisazioni pretestuose, immotivate ed arbitrarie – non avendo più nessun argomento con cui giustificare la sua clamorosa inconcludenza ed il suo ostruzionismo, ha adottato la strategia della confusione, della falsificazione, dei pretesti infiniti. Non è il caso di sottrarre più tempo al nostro lavoro. Non avendo il ministro mai avuto il coraggio di misurarsi in un confronto pubblico, non c’è altro da fare che rivolgersi alla magistratura, in attesa che il ministro stesso dia attuazione alla sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania, che gli ha assegnato 45 giorni di tempo per concludere l’accordo di coesione con la Regione. Tutto il resto è fumo.” ha concluso.
La querelle De Luca Fitto
La querelle tra De Luca e Fitto è una vicenda politica che ha avuto inizio nel 2023, quando il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha accusato il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto di essere “un servo dei potentati” e di aver “tradito il Sud”.
Le accuse di De Luca sono state respinte da Fitto, che ha definito il presidente campano “un bugiardo” e “un demagogo”. La querelle tra i due politici è proseguita per diversi mesi, con reciproche accuse e insulti.
Nel marzo 2024, la querelle ha avuto un nuovo capitolo quando De Luca ha annunciato che la Regione Campania non avrebbe partecipato al tavolo tecnico convocato dal ministro Fitto per discutere del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
La decisione di De Luca ha scatenato la reazione del governo, con il ministro per il Sud Mara Carfagna che ha accusato il presidente campano di “irresponsabilità”.
Fitto scrive ai sindaci campani: “Ritardi sui fondi, colpa della Regione”
Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, ha inviato una lettera a tutti i sindaci campani per chiarire la situazione sui fondi per i progetti incompiuti.
Nella lettera, Fitto ricorda l’incontro del 14 febbraio con una delegazione di sindaci, su richiesta dell’Anci Regionale Campania. I sindaci avevano espresso preoccupazione per la mancata definizione dell’accordo di coesione tra la presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Campania, in particolare per i finanziamenti necessari a completare i progetti dei Comuni entro il 31 dicembre 2023. Il 16 febbraio, i sindaci hanno manifestato a Roma per chiedere lo sblocco delle risorse.
Fitto precisa che l’erogazione dei fondi non poteva avvenire senza la lista completa degli interventi da finanziare. La Regione Campania ha inviato questa lista solo il 29 febbraio 2024, con notevole ritardo.
Il ministro sottolinea che la responsabilità dei ritardi non è del Governo, ma della Regione Campania che non ha trasmesso in tempo la documentazione necessaria.
Fitto invita i sindaci a sollecitare la Regione a completare l’istruttoria dei progetti e a trasmettere la documentazione mancante. Solo così si potrà procedere all’erogazione dei fondi e al completamento dei progetti.
La replica della Regione Campania
La Regione Campania ha respinto le accuse di Fitto, sostenendo che la documentazione era stata inviata in tempo e che i ritardi sono dovuti al Governo.
La polemica continua
La polemica tra Fitto e la Regione Campania continua. La situazione è ancora incerta e non è chiaro quando i sindaci campani riceveranno i fondi necessari per completare i progetti incompiuti.