di Guido Santangelo – Ogni giorno mi guardo indietro e apprezzo sempre più la fortuna che ha avuto la mia generazione, avere al fianco la famiglia e poter contare su di essa sempre e vivere in un contesto sociale sano.
Intorno a noi c’era un tessuto sociale ricco nei valori e rispettoso di tutto e di tutti, certo nessuno può pensare di tornare indietro con il tempo, ma sicuramente sarebbe auspicabile e opportuno fare una riflessione generale.
Riflettere sul passato per valorizzare e spiegare a tutte le generazioni, in maniera comprensibile che il tempo e le opportunità posso modificare tutto, ma sicuramente non possono distruggere i valori umani e sociali, costruiti da generazioni che hanno lavorato e tanto, per assicurare un percorso comune, guardando al presente ma soprattutto permettere un futuro migliore ai propri figli.
Che assurdo ascoltare, di persone o fatti che con la civiltà e la dignità non hanno nulla in comune o peggio, calpestano la cultura e le persone umili e perbene ustodi di valori essenziali per l’umanità.
C’era la consapevolezza dei figli, che i genitori sacrificavano tutto, per dare loro un futuro dignitoso ed erano la ricchezza più grande che avevano, ma non per sé ma per l’intera società. Sacrifici e rinunce che però venivano non solo apprezzati dai figli ma dalla collettività, i genitori erano orgogliosi di poter guardare e camminare a testa alta, grazie ai loro sacrifici ma soprattutto dalle soddisfazioni ricevute dai figli.
Oggi si calpestano i valori in nome della diversità, con risultati catastrofici, continuando a fare male a se stessi e non solo, ciò non è più tollerabile.
Il lasciar fare e assistere impotenti al dilagare del malcostume sul rispetto delle regole, dei ruoli e dell’educazione civica, è sbagliato, bisogna privilegiare la cultura ed il sapere.