
sezione CGIL Salerno
COMUNICATO STAMPA
congiunto dell’ANPI sezione Cgil Salerno e Memoria in Movimento
Sabato 19 aprile, a piazza 25 aprile sul lungomare di Salerno, con un gazebo e un banchetto
Casa Pound (in trasferta da Cava dei Tirreni) hanno raccolto delle firme per una proposta di
legge di “remigrazione”. La stessa proposta delle organizzazioni neo naziste tedesche che
chiedono di rimpatriare persone che hanno origine diverse da quelle “ariane”
indipendentemente dal loro status di cittadinanza.
Un loro diritto farlo grazie alla Resistenza al nazifascismo e la liberazione dell’Italia e la
nascita della nostra Repubblica ANTIFASCISTA. Che loro rinnegano non accettandone i valori
e i principi. Ebbene la scelta di permettere quel banchetto e quel gazebo IN QUELLA PIAZZA
ci colpisce e ci fa inorridire. Poco importa se Ë stato autorizzato dalla Questura o dal Comune
che non ha 200 € per pagare due corone di fiori ai caduti per ricordare i caduti per la libert‡
durante il 25 aprile.
Quel banchetto per quelle proposte potevano farlo ovunque ma NON a piazza 25 aprile per il
significato che ha quella piazza. Ci sono tantissimi luoghi “più consoni” in cui farlo quel
banchetto visto che ancora oggi, malgrado le nostre proposte, abbiamo strade cittadine
intitolate ad esponenti del ventennio e che il comune con la specifica commissione si rifiuta
di cambiare.
Quindi quel luogo era ed Ë il meno adatto ad accogliere qual banchetto.
Quello che ci colpisce perÚ Ë chi ha autorizzato quel banchetto sono le stesse istituzione che
chiss‡ perchÈ trovano difficolt‡ (Ë un eufemismo che usiamo) per cortei o presidi. Piazze
vietate, impossibilit‡ di fare cortei sul lungomare fino a piazza del 25 aprile (fatto successo
lo scorso 7 luglio), controlli sempre pi˘ pressanti alle iniziative di movimento, cariche a cortei
autorizzati senza motivi (Milano 12/4/25 con tanto di poliziotto con una felpa neonazista
polacca). È evidente quindi che si respira una “brutta aria” dappertutto.
Come Ë evidente che i movimenti democratici, le forze politiche e sindacali della sinistra, i
sinceri democratici queste provocazioni non le possono sottovalutare. Lo stesso decreto legge
varato dal governo render‡ impossibile qualsiasi dissenso alle politiche di riarmo, per limitare
la democrazia e i diritti dei pi˘ deboli e la solidariet‡ internazionale con i popoli occupati e
sterminati. Ora Ë il momento di rialzarci e di contrapporci con determinazione a questa logica
di stato securitario e repressivo.
Gi‡ il prossimo 25 aprile dobbiamo rendere evidente queste nostre volont‡ con una presenza
massiccia al corteo. Siamo stufi di frasi roboanti antifasciste che le varie autorit‡ faranno dai
“loro pulpiti” di amministratori e autorità varie: bravi nella retorica ma incoerenti nelle loro
pratiche quando rendono difficile le manifestazioni anche nel nostro territorio.
» ora di dire basta con determinazione e convinzione. Noi ci saremo insieme a tanti e a tante.
Per Anpi sezione Cgil Salerno per Associazione Memoria in Movimento
(Anselmo Botte) (Angelo Orientale)
