di Pasquale Martucci – Nera D’Auto è stata relatrice al Convegno che si è svolto a Roccadaspide lo scorso 10 giugno 2023, dal titolo: dal titolo: “Cilento e Genius loci tra mito-archeologia e identità evolutive”. Pubblico le sue riflessioni che ripercorrono il Genius loci di questo territorio, dove il silenzio è una parte importante e trasmette un mondo di suoni, odori, colori, mentre la natura è musica con la capacità di collegare l’umano al divino in una realtà che spesso si mescola all’immaginario per trarre riti e miti.
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Qualche info sull’artista
Nera D’Auto si sente legata al “Movimento dello Spazialismo”, o arte spaziale, fondato nel 1946 da Lucio Fontana. Gli artisti che si riconoscono in questa corrente d’arte moderna riproducono i movimenti delle particelle nella luce, dipingono vertiginose spirali nelle quali si può riconoscere la forma intima dell’energia. Fin dalla metà degli anni novanta del novecento, sulla spinta di quel movimento, furono realizzate tele con buchi, cui fecero seguito i celebri “tagli”, applicati sia in pittura, in scultura e nell’arte ceramica. Fontana si presentava ai suoi critici con tele bucate che definiva concetti spaziali, offrendo un’immagine pura, aerea, assoluta, che attirava comunque molte perplessità. Queste forme d’arte sono basate da un lato dalla materia da plasmare, dall’altro dalla ricerca dell’ignoto del cosmo, che riconduce ad intuizione, mistero, divinazione.