Cannalonga è un piccolo comune in provincia di Salerno, che conta all’incirca 1000 abitanti. Questo paesino del Cilento, situato ai piedi del Monte Gelbison, ha una grande importanza storica e culturale per il nostro Paese. Infatti, qui si svolge tutt’oggi, dal 1400, la fiera della Fracagnola. La piazza centrale della località viene adibita a festa ogni anno a settembre.
La lunga tradizione della fiera della Fracagnola
In tempi passati, la fiera della Fracagnola aveva un ruolo prettamente commerciale, in quanto era un’occasione per vendere il bestiame. In particolare, lo scambio tra i pastori che si dirigevano alla fiera riguardava la carne di capra. Le trattative potevano essere abbastanza lunghe e durare addirittura per diversi giorni, motivo per il quale una volta concluso l’affare si era soliti festeggiare. Un’usanza del tempo secondo i detti popolari era quella di sacrificare un animale e farci un bollito di capra che, ancora oggi, è la ricetta simbolo della fiera della Fracagnola. La leggenda narra che il mercato sia chiamato così proprio per questa specifica preparazione culinaria, chiamata in dialetto “crapa vudduta”.
L’importanza della capra: animale intorno al quale ruota il nome della località di Cannalonga
La capra è rimasta il fulcro della fiera di Cannalonga, ma anche della località stessa: infatti, ci sono molti quesiti che ruotano intorno all’etimologia dei termini “Cannalonga” e “Fracagnola”. Si può affermare, ormai quasi con certezza, che il nome del paesino abbia un collegamento diretto con Fauno, Dio della campagna e dei pastori che, come si è ben compreso, hanno avuto e hanno tutt’oggi un ruolo essenziale per Cannalonga.
Ciò che sappiamo di Fauno è che di aspetto era metà uomo e metà capra; in particolare, dell’animale aveva le zampe e le corna. Inoltre, una delle sue passioni, oltre a corteggiare le ninfe, era quella di suonare il flauto. Ed è qui che entra in gioco il collegamento con Cannalonga: probabilmente, il nome deriva dalle canne nel torrente con le quali si creava il Flauto di Pan, uno strumento musicale.
La fiera della Fracagnola oggi
Il paese è particolarmente legato alla sua storia e alla tradizione secolare della sua fiera. Si tratta infatti di una delle usanze popolari più longeve nel Cilento. Oggi, il mercato di Cannalonga si è senz’altro modernizzato, adeguandosi alle esigenze odierne dei visitatori. Non solo carne: raggiungendo la località a settembre di ogni anno, si potranno assaggiare e acquistare formaggi tipici, salumi e tantissimi altri prodotti gastronomici locali di altissima qualità. È la genuinità delle materie prime quella che viene evidenziata, insieme all’amore per la tradizione e la storia del posto.
Non manca chi cucina in tempo reale la capra bollita: una cottura lenta, che dà vita a un piatto dal sapore deciso e intenso. Assaggiandolo, si potrà percepire il gusto della storia che caratterizza Cannalonga e sarà come tornare indietro nel tempo.
Gli artigiani e i produttori locali potranno far conoscere i propri prodotti anche ai curiosi che arrivano in fiera da lontano, mostrando l’autenticità cilentana. Il clima di festa, proprio come in passato, non può assolutamente mancare: infatti, sono diversi gli spettacoli folkloristici e la musica popolare durante l’evento.