La nuova normativa in Campania, che si basa sulla Legge Regionale n.18/2022 (articolo 63), introduce regole più stringenti per il controllo del randagismo e la rintracciabilità dei cani. Ecco le implicazioni principali:
- Microchip obbligatorio per cuccioli sotto i 2 mesi: Per impiantare un microchip in un cucciolo di età inferiore ai 2 mesi, è richiesta la documentazione che ne attesti la tracciabilità, inclusi il codice fiscale del proprietario cedente, il numero di microchip e la data di nascita della madre del cucciolo. In assenza di tali informazioni, il veterinario può comunque applicare il microchip e richiedere l’iscrizione ufficiale.
- Registrazione e sanzioni: La registrazione del microchip deve essere completata presso gli uffici dei servizi veterinari competenti. Se manca la tracciabilità, possono essere applicate sanzioni al responsabile. Il certificato definitivo viene rilasciato dall’Asl dopo queste verifiche.
- Impatto sui cani randagi: I cani randagi devono essere catturati da una ditta autorizzata, portati in un canile sanitario per l’impianto del microchip, e solo successivamente possono essere adottati.
- Regole per l’acquisto di cani: I cani acquistati devono essere già microcippati. Acquistare un cane senza microchip è illegale. Inoltre, il cane deve essere microcippato entro 30 giorni dalla nascita o entro 15 giorni dall’acquisizione.
Queste norme mirano a rafforzare il controllo sul benessere animale e la responsabilità dei proprietari, ma possono presentare sfide, soprattutto per chi possiede cani randagi da lungo tempo o ha acquistato un cane senza chip. L’Enpa Costa d’Amalfi è a disposizione dell’utenza per informazioni e supporto.
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