Breve intervista ad un esperto del territorio: il contadino - www.cilentano.it
cilentotradizioni

Breve intervista ad un esperto del territorio: il contadino

di Guido Santagelo – Ho voluto raccogliere una testimonianza importante e concreta sull’alimentazione e la produzione delle bontà della terra da un contadino, che mi ha spiegato i segreti di un’alimentazione sana, definita povera ma in realtà ricca e da conoscere. Iniziamo così la piacevole chiacchierata, la bontà dei prodotti della terra iniziavano dalla preparazione del terreno e poi dalla concimazione con il letame e la semina. Ti ricordi quando si mieteva il grano, che sudate,tu portavi l’acqua agli operai e si consumava il capocollo conservato per l’occasione. Era prodotto con la carne del proprio maiale, allevato con i resti della cucina e altri prodotti della propria azienda, accompagnato da un bicchiere di vino e pane fatto in casa. Gli animali avevano un ruolo importante nell’economia familiare e ambientale, perché avevano il doppio ruolo quello di ridurre i rifiuti e aumentare la tutela ambientale.

piantagione del contadino

È raro, oggi vedere delle galline o dei maiali e vedere pascolare degli animali che consumavano l’erba e tenevano pulito il territorio, quindi l’economia e l’ambiente devono obbligatoriamente andare di pari passo.
Ma per capire perché si sentivano dei profumi particolari, dobbiamo partire dalle materie prime, quindi il grano dal profumo intenso, dall’acqua utilizzata per annaffiare le piante e dall’aria salubre e incontaminata.
L’acqua di sorgente, aveva un ruolo importantissimo e veniva raccolta nelle cosiddette “peschere “e usata con parsimonia,guai a sprecarla o inquinarla, quindi si usava acqua di sorgente e come concime il letame.
L’acqua di sorgente veniva consumata anche dalle persone, sia in campagna che a casa, si conservava bene nei recipienti d’argilla, sarebbe utile ideare un percorso per le cure idropiniche all’aperto.
Da non sottovalutare il lavoro giornaliero, l’ amore e la cura continua delle piante che ci mettevamo , era bandito l’uso di qualsiasi prodotto chimico e questo per avere un prodotto eccellente.
Passavi davanti ad un’abitazione dove facevano il pane e sentivi un profumo bellissimo, si faceva il sugo di pomodoro e ti veniva la voglia di mangiarlo sul pane caldo.
Ti faccio una confidenza, si consumava molto la carne di capra ed il formaggio, la capra si nutre di sostanze che prevengono i tumori, gli antiossidanti,penso che questo tipo di abitudine alimentare, abbia avuto in passato un ruolo importante nella prevenzione delle malattie neoplastiche.
Questa è una notizia molto interessante, sarebbe da approfondire e studiare.
Oggi potrebbe avere un futuro un’agricoltura di qualità? Sicuramente si, perché si andrà verso la ricerca della qualità e non della quantità, ma bisogna tornare a parlare di lavoro e lavorare.
Tutti dovrebbero scoprire il benessere e la fortuna di vivere all’aria aperta in compagnia con le bellezze della natura. L’uomo deve vivere e rispettare l’ambiente e gli animali, far crescere l’economia e assicurare alle future generazioni un mondo più pulito.

guido santangelo

Guido Santangelo è nato in un piccolo paese del Cilento, Stio Cilento, il 15 febbraio 1962 che gli ha regalato un’infanzia spensierata e serena. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico di Gioi Cilento, si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, dove si è laureato nel febbraio del 1989. Attualmente svolge l’attività di Medico di famiglia e si dedica a scrivere e coltivare la passione per la poesia.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Considerate la possibilità di sostenerci disabilitando il blocco degli annunci.