Una ordinanza cautelare (emessa oggi dal gip del Tribunale di Genova, su iniziativa della Procura), riguarda diverse personalità di spicco, tra cui Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, l’ordinanza, Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è accusato di corruzione e di atti contrari ai doveri d’ufficio, per cui è stato disposto il carcere preventivo. Giovanni Toti è invece sottoposto agli arresti domiciliari per le medesime accuse. Tra gli altri coinvolti figurano gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli, Mauro Vianello, Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga; Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione; Arturo Angelo Testa, Italo Maurizio Testa e Venanzio Maurici.
Gli inquirenti hanno effettuato perquisizioni nell’appartamento genovese del Presidente della Liguria, situato in piazza Piccapietra, dove il governatore era presente assieme al suo legale, l’avvocato Savi. Gli interventi investigativi si sono estesi anche agli uffici del Consiglio regionale in via Fieschi e si sono conclusi intorno alle 13. Al termine delle perquisizioni, tre investigatori in abiti civili sono stati visti uscire dall’edificio con alcuni faldoni di documenti e, senza fornire dichiarazioni, si sono allontanati a bordo di un’auto di servizio.
Giovanni toti, interpellato dai giornalisti mentre usciva dal suo appartamento accompagnato dagli agenti, ha declinato la possibilità di rilasciare commenti, rimandando alla comunicazione del suo avvocato. “Non posso parlare, parlate con l’avvocato”, ha ripetuto, prima di dirigersi verso il comando provinciale della Guardia di finanza situato nel lungomare Canepa a Genova.