Una riflessione profonda sulla pace e gli armamenti è stata fatta nell’Angelus di Natale da Papa Francesco. Francesco ha evidenziato la contraddizione tra la ricerca della pace e l’aumento della produzione e del commercio di armi, mettendo in luce l’ipocrisia e i segreti che si nascondono dietro alle guerre e agli armamenti. “Come si può parlare di pace se aumentano la produzione, la vendita e il commercio delle armi? Oggi, come al tempo di Erode, le trame del male, che si oppongono alla luce divina, si muovono nell’ombra dell’ipocrisia e del nascondimento: quante stragi armate avvengono in un silenzio assordante, all’insaputa di tanti. La gente, che non vuole armi ma pane, che fatica ad andare avanti e chiede pace, ignora quanti soldi pubblici sono destinati agli armamenti. Eppure dovrebbe saperlo . Se ne parli, se ne scriva, perché si sappiano gli interessi e i guadagni che muovono i fili delle guerre”. Con queste parole il Papa ha fatto riferimento alla disconnessione tra le esigenze della gente comune, che desidera semplicemente pane e pace, e le decisioni politiche che spesso favoriscono gli armamenti.
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