Per tutti gli amanti del buon vino, arriva il manuale da seguire questa estate per una corretta degustazione. Dalla temperatura al servizio, passando per l’abbinamento al gelato.. i consigli del noto sommelier campano, Andrea Moscariello. Un’estate particolare quella che stiamo vivendo, con una caldo che sembra non dare tregua. La prima cosa da fare è rinfrescarsi ma, come ben sa chi segue il viaggio “on the road”, qui l’unico modo per rinfrescarsi è attraverso un buon bicchiere di vino.
Ma come conservarlo e gustarlo al meglio con delle temperature tanto ostili? Ecco quello che c’è da sapere su come servire, conservare e degustare un buon vino d’estate. Molte piccole accortezze possono fare una grande differenza sulla freschezza e la qualità di ciò che andrete a sorseggiare. La parola ad Andrea Moscariello, noto sommelier internazionale, con i suoi consigli su come vivere al meglio la vostra ‘Summer Wines’.
VINO ROSATO, COME SERVIRLO? – Va servito a una temperatura leggermente più alta rispetto a un vino bianco, ma più bassa di un vino rosso. Siamo tra i 12 e i 14°C, temperatura che va gestita a seconda del piatto che portiamo in tavola e del calore nell’ambiente in cui ci troviamo. Il vino tende a scaldarsi rapidamente in giornate molto calde: quindi è bene avere a portata di mano un secchiello, e poi ghiaccio senza paura.
IL GHIACCO VA AGGIUNTO ANCHE NEL CALICE? – Assolutamente no, il ghiaccio si usa per rinfrescare la bottiglia all’interno di un secchiello, altrimenti si finirebbe per allungare il vino con l’acqua.
COME GESTIRE IL SECCHIELLO? – S’immerge la bottiglia nel secchiello con ghiaccio e acqua fresca e si gestisce la temperatura man mano che si versa il vino. È preferibile avere un vino più freddo alla temperatura di servizio, in maniera che poi nel calice si scaldi un po’, rispetto ad averlo meno fresco ma che poi nel bicchiere risulti tiepido o caldo perdendo di piacevolezza.
VINO E GELATO, ABBINAMENTO POSSIBILE? – Sarebbe già un accostamento azzardato quello con un rosso… Dunque, sarebbe possibile abbinare solo un vino da dessert dolce.
GRANDI TAVOLATE, MEGLIO DUE BOTTIGLIE DA 0,75 O UNA MAGNUM DA 1,5? – Sempre meglio una Magnum, ammesso che a tavola ci siano almeno quattro commensali. Si contino sei o sette calici per ogni bottiglia da 0,75 LT
RAFFREDDARE IL VINO NEL FREEZER? – E’ un argomento molto dibattuto, il consiglio generale è di non metterla nel freezer, onde evitare di dimenticarla per troppi minuti e ritrovarla gelata o, peggio ancora, scoppiata per via del gelo. È consigliabile il solito secchiello o un pratico recipiente in cui mettere una manciata di sale grosso, del ghiaccio e l’acqua di rubinetto più fredda che si possa avere. Immergere poi la bottiglia, così da consentire un raffreddamento più veloce dato dal contatto diretto tra acqua, vetro della bottiglia e il vino in essa contenuto: se dimentichiamo la bottiglia, il vantaggio così è che non rischia di gelare.
SCIABOLARE TRA AMICI, SI O NO? – Sciabolare è una pratica di stappatura affascinante e teatrale, ma pericolosa per l’incolumità personale e altrui, inoltre se non fatta nel modo corretto diventa dannosa per il prodotto, quindi la risposta è no.
PET NAT O VINO FERMENTATO IN BOTTIGLIA, COME SI SERVE? – Se si gradisce il vino velato o un po’ intorbidito capovolgere delicatamente un paio di volte la bottiglia e stapparla. Se lo si gradisce limpido, non muovere lo bottiglia, anzi fare molta attenzione nel maneggiare e poi procedere alla stappatura versandolo lentamente in una caraffa, avendo cura di interrompere il travaso non appena s’individua una velatura nel vino.