L’economia circolare si basa sull’idea di riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero dei materiali, al fine di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale e in Italia, l’adozione di queste misure è diventata una realtà: negli ultimi anni infatti quasi un italiano su due ha acquistato un prodotto usato e uno su tre un prodotto ricondizonato, stando ai dati dell’indagine realizzata da Cen e Legacoop in collaborazione con Ipsos.
Uno degli aspetti principali dell’economia circolare è il riuso, che permette di estendere il ciclo di vita di un prodotto o di una risorsa, evitando così il suo smaltimento. Questa modalità è scelta e preferita soprattutto nel settore moda, circa il 37% degli intervistati infatti si reca in negozi dell’usato o utilizza piattaforme e siti web per vendere e comprare prodotti di seconda mano, che consentono alle persone di mettere in vendita i propri oggetti usati e ad altri di acquistarli a prezzi molto convenienti.
Il leasing, il noleggio e lo sharing vengono invece preferiti per automobili e motociclette, dove i primi due consentono di utilizzare un bene, a lungo o breve termine, senza doverlo acquistare, mentre lo sharing consente di ridurre spese e impatto ambientale, condividendo un viaggio.
Nell’ambito tecnologico, invece, viene sempre più preferito l’acquisto di oggetti ricondizionati, circa il 66% degli italiani sceglie cioè prodotti elettronici, come smartphone, laptop o tablet, che sono stati riparati, rigenerati e riportati a un buono stato di funzionamento dopo essere stati utilizzati in precedenza. Questi dispositivi vengono quindi messi in vendita, dopo aver superato diversi test di funzionamento, a un prezzo più basso rispetto ai nuovi.
Se da un lato quindi ci sono sempre più persone che prediligono e compiono scelte ambientaliste, c’è ancora una grande fetta di popolazione, soprattutto tra i giovani, che vuole sempre avere l’ultimo modello di smartphone o abito e che non crede nella funzionalità di un oggetto usato. E’ ancora molto diffusa infatti l’idea che un oggetto usato e ricondizionato sia meno duraturo e meno affidabile in termini di prestazioni, ma anche che la truffa sia dietro l’angolo: circa il 29% dei venditori e il 49% degli acquirenti ha paura di essere truffato e sicuramente tra questi c’è chi evita la scelta ecologista per non incorrere in brutte sorprese. Basta invece scegliere un venditore affidabile, assicurarsi che il dispositivo ricondizionato sia coperto da una garanzia adeguata e verificare le politiche di restituzione del venditore (prima di effettuare l’acquisto) in modo da restituirlo in caso di difetti o insoddisfazione in generale.