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Ambiente e clima, nascono i Cat Bond – cosa sono?

Il clima sta cambiando; le ragioni sono molteplici e in primo piano, non può che esservi il riscaldamento globale. Questo fenomeno, dovuto essenzialmente alle malsane attività dell’uomo, è direttamente proporzionale all’aumento dei rischi delle cosiddette calamità naturali (come uragani, terremoti e alluvioni). Per far fronte a tali situazioni, la popolazione (nel senso più generico) sembrerebbe essere costretta a rifugiarsi nell’acquisto di una polizza assicurativa, come forma di tutela per esempio verso i loro beni mobili e immobili. Non tutte le compagnie di assicurazione però vogliono avere a pieno la responsabilità per quei disastri specifici e in questo frangente subentrano i cat bond (Catastrophe Bond).

COSA SONO?:
Intorno alla metà degli anni 90, due eventi calamitosi abbattutisi sugli Stati Uniti, quali l’uragano Andrew del 1992 nell’area di Miami e il terremoto di Northridge del 17 gennaio 1994 nell’area di Los Angeles, rischiarono di causare il crollo dei mercati riassicurativi.
Quest’ultimi successivamente, provvidero ad adottare una soluzione alternativa, ovvero i catastrophe bond: Essi consistono in titoli obbligazionari ad alto rendimento, solitamente emesse dalle compagnie di assicurazione stesse ma anche dai riassicuratori come Swiss Re o Munich Re nonché anche dagli gli Stati. Grazie a questi è possibile trasferire parte del rischio associato a catastrofi eccezionali agli investitori, che naturalmente vengono adeguatamente ricompensati per aver sostenuto il rischio.
In altre parole l’obiettivo è quello di trasferire parte del rischio legato ad eventi naturali avversi ad altri soggetti che fanno parte del mercato finanziario.
I catastrophe bond hanno in genere scadenze a breve e medio termine, da tre a cinque anni.

CARATTERISTICHE:
Se da parte degli assicuratori i cat bond sono un mezzo per trasferire il rischio ad altri operatori di mercato, cosa significano invece per i loro acquirenti?.
Gli enti che acquistano i cat bond stanno di fatto scommettendo che non si verificheranno eventi avversi.
Esempio pratico: L’acquirente Rossi acquista un’obbligazione-catastrofe o ctastrophe bond, relativa al rischio di alluvione in una determinata area geografica (che ovviamente coincide con la sua area abitativa), al fine di tutelare la sua casa o attività.
Alla stipula del contratto riceverà un tasso di interesse più elevato per un periodo che equivale a tutta la durata del contratto stesso.
Al contempo però, qualora il rischio dovesse concretizzarsi, potrebbe perdere parte o tutto il suo denaro.
E’ facile quindi pensare che l’investimento presenti molteplici rischi.
In realtà analizzando la singola casistica nel suo senso lato no, in quanto questi fondi catastrofici, acquistano una serie di obbligazioni su eventi diversi per minimizzare il rischio.
Pertanto l’acquirente Rossi si troverà in una situazione per cui l’eventuale fallimento di uno verrebbe compensato dagli altri.

CONCLUSIONI:
Quanto detto fin’ora spiega il funzionamento dei Cat Bond.
E’ opportuno però specificare che l’acquisto di questi non riguarda principalmente la clientela retail ma investitori istituzionali e professionali come fondi pensione e altre categorie che li utilizzano per ampliare il raggio dei loro investimenti.
Alcuni studi tuttavia, evidenziano che nei prossimi anni ci sarà un incremento esponenziale inerente all’acquisto di Cat Bond (che dovrebbe includere anche i singoli commercianti e piccole/medie imprese).
Gli stessi studi però mostrano ed evidenziano ancora una sorta di diffida nell’acquisto dei Cat Bond associata al rischio della perdita del capitale.
La bozza della nuova Legge di Bilancio tuttavia sancisce che entro il 31/12/2024 le imprese sono tenute, infatti, a sottoscrivere contratti di assicurazione a copertura di danni causati da calamità naturali e catastrofali. Si rischia una sanzione, da 200mila a un milione di euro, per chi si rifiuta di rispettare l’obbligo.
Non resta che attendere lo sviluppo degli eventi.

redazione

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