La spesa necessaria per le espropriazioni legate alla realizzazione della linea ferroviaria dell’Alta Velocità che collegherà Salerno con Reggio Calabria è stimata in circa 100 milioni di euro. Questa operazione interesserà gli otto comuni del Vallo di Diano: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Sassano, Sant’Arsenio e Casalbuono. Il progetto, con una spesa complessiva di 8 miliardi di euro, prevede l’inizio dei lavori nel 2025 e la loro conclusione nel 2032.
In totale, sono 1518 i provvedimenti di esproprio, asservimento o occupazione temporanea, che includono 103 immobili, molti dei quali sono abitazioni. La maggior parte dei provvedimenti riguarda terreni, vigneti, prati e pascoli. Il comune di Padula ha il maggior numero di espropri (423), seguito da Sala Consilina con 339 espropri.
Altri comuni come Atena Lucana, Polla e Montesano sulla Marcellana hanno un numero significativo di terreni e immobili interessati. Per quanto riguarda la valutazione delle aree per l’esproprio, questa è stata effettuata secondo il “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità”. La stima è stata basata su valori di aree simili, ottenuti tramite siti web, agenzie immobiliari, pubblicazioni specializzate e informazioni dagli uffici tecnici dei comuni interessati, seguendo il principio dell’assenza di fattori inquinanti non conosciuti.
La nuova stazione ferroviaria
La nuova stazione Alta Velocità nel Vallo di Diano, situata nel comune di Padula, rappresenta un progetto ambizioso e innovativo nel contesto della mobilità e del turismo sostenibile in Italia. Posizionata strategicamente a nord dell’uscita dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, questa stazione si propone come un nodo centrale per la connessione tra diverse modalità di trasporto: il ferro, la mobilità dolce e su gomma.
Ciò permetterà la creazione di una rete interconnessa di sistemi di trasporto, integrando la nuova linea ferroviaria con altre infrastrutture di rilevanza nazionale e internazionale, come strade, autostrade e ciclovie.
L’obiettivo è quello di soddisfare la domanda di mobilità di passeggeri per percorsi di media e lunga distanza, promuovendo al contempo la sostenibilità e l’integrazione delle diverse infrastrutture. In particolare, la stazione fungerà da hub per le partenze turistiche verso il Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Alburni, aumentando l’accessibilità alla rete Alta Velocità e contribuendo alla valorizzazione delle risorse patrimoniali e del turismo sostenibile del territorio.
La stazione è progettata per valorizzare le specificità del territorio che attraversa, offrendo diverse direttrici turistiche verso punti di interesse come la costa tirrenica, la Certosa di San Lorenzo a Padula, e il Parco Archeologico di Grumentum. La progettazione architettonica della stazione tiene conto della nuova morfologia territoriale generata dalla linea ferroviaria, situandosi circa 9 metri sopra il piano campagna. Questa “architettura nell’infrastruttura” mira a ottimizzare l’organizzazione funzionale dello spazio, limitando al contempo il consumo di suolo. In sintesi, la nuova stazione Alta Velocità nel Vallo di Diano è un esempio significativo di come il trasporto moderno possa essere integrato con la sostenibilità ambientale e lo sviluppo turistico, contribuendo al contempo al benessere e alla mobilità delle comunità locali e dei visitatori.