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A Monte San Giacomo (anche con il drone) – video

Monte San Giacomo si trova all’interno della provincia di Salerno ed ha molto da raccontare a chiunque abbia intenzione di visitarlo. Il comune sorge nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e di Alburni. Ad oggi conta una popolazione di 1407 abitanti, in calo rispetto ai 1554 del 2017, e ha un’estensione di poco superiore ai 50 chilometri quadrati, per una densità piuttosto bassa. Si può dire che è situato in un’area collinare, con un’altezza sul livello del mare pari a 668 metri con punte di ben 1725 metri.

Non mancano le informazioni interessanti in merito al comune di Monte San Giacomo: le prime tracce umane risalgono ad oltre 40 mila anni fa, nell’età del medio Paleolitico. Quindi, l’area territoriale vera e propria sembra nata in occasione del periodo dell’invasione dei Normanni. Nel corso dell’età medievale, è stato un casale molto importante di Diano, che in futuro sarebbe diventata Teggiano, mentre lo sviluppo urbanistico risalirebbe al XVI secolo. È possibile notarlo grazie ai resti di una fontana posta a pochi passi della Chiesa madre di San Giacomo Apostolo.

La struttura ecclesiastica è estremamente importante perché mostra ai cittadini e ai visitatori un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore. Dalla scultura dedicata a San Giacomo al crocifisso in legno risalente al XVII secolo, proseguendo con la statua dedicata alla Vergine Maria con il Bambin Gesù e il quadro incentrato sull’Adorazione dei Pastori, c’è molto da vedere. La ricostruzione della Chiesa madre risale invece al XX secolo.

Nel corso dei secoli, l’Università locale ottenne la concessione da parte del Signore d’allora, il Marchese di Triggiano Merualdo Grimaldi, di considerare San Giacomo come un Castello vero e proprio. Inoltre, l’ateneo assunse il pieno controllo della giustizia civile e penale all’interno del Palazzo della Torre, all’interno del quale era situato il barone. Nei secoli successivi, la località vide la realizzazione di varie strutture nobiliare, di proprietà di famiglie molto importanti. A tal proposito, il Palazzo Marone assunse un ruolo di primo piano e oggi è appartenente al Comune, con una biblioteca molto ricca.

Dando un’occhiata all’aspetto culinario, Monte San Giacomo ha come piatto più rilevante il patan’ e cicc. Si tratta di un particolare pesto formato da fagioli stufati, patate e un pizzico di paprica. La pietanza ha origini molto antiche ed è ancora molto apprezzata ai giorni nostri. L’economia si basa ancora su allevamento e agricoltura, anche se non mancano numerose mansioni da operaio e impiegato. La cittadina confina con gli altri comuni di Piaggine, Sanza, Sassano e Teggiano.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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