Prosegue il cartellone degli appuntamenti del Settembre Culturale presso il Castello Angioino Aragonese. Questo pomeriggio alle 18.30 sarà ospite Paola Barbato che presenterà il suo libro “Il Dono“.
Un thriller che è il perfetto connubio tra medicina e investigazione, in grado di sconquassare ogni certezza sulla natura del male. «Io vi consiglio di affiancare l’ispettrice nell’indagine e imparare a sopportarne il caratteraccio, perché in questo libro Paola Barbato – con sapienza, accortezza e un linguaggio che non mette mai in dubbio che ciò che ha scritto non corrisponda alla realtà – è stata in grado di tessere le fila di un giallo di cui Dr. House e Sherlock Holmes sarebbero stati orgogliosi.» – Lisa Cardello per Maremosso
«È stato il mio cuore. Non sono stato io.» Con queste parole, e un coltello insanguinato tra le mani, l’uomo accoglie la polizia. Tutti lo conoscono, è un giornalista che si è sempre occupato di cronaca nera, unica persona a cui molti criminali hanno deciso di rilasciare un’intervista. Un uomo integerrimo, calmo, stimato. Che ora è diventato un brutale assassino. Un mostro. L’ispettrice Flavia Mariani è una donna dura e intransigente, non ha molti amici ma nel suo lavoro è sempre stata una delle migliori, forse per dimostrare al mondo, e anche a sé stessa, che una donna in polizia può valere più di un uomo. Quando va a trovare l’assassino nell’infermeria del carcere, è pronta ai comportamenti tipici di quelli come lui: il silenzio, la menzogna, l’invenzione. Invece, la realtà che le viene restituita è esattamente quella che hanno stabilito i primi rilievi: la modalità dell’aggressione, i tempi e i luoghi. Ma qualcosa non la convince. Perché parla del proprio cuore come se fosse un’entità diversa da sé? E perché in casa sua ci sono segni di persecuzione e minacce? La risposta, o almeno un primo indizio, è nella cassaforte dell’uomo, sotto forma di un foglio. L’uomo ha subito un trapianto di cuore e il donatore è Valerio Felici, un serial killer che per anni aveva agito indisturbato, fino alla morte accidentale. Solo mesi dopo, erano state rinvenute per caso le prove dei suoi crimini. A quanto pare troppo tardi per impedire che il suo cuore continuasse a vivere nel corpo di un altro. E ne facesse a sua volta un assassino. Ma il cuore non è il solo organo ad essere stato donato, e ora Flavia deve trovare gli altri. Per salvarli. O per fermarli.