di Antonella Casaburi – Si è concluso con enorme successo e grande partecipazione di pubblico il ciclo di presentazioni del volume “L’emigrazione nel Cilento tra diaspora e ritorno possibile”, edito nel 2023 dall’Associazione “Progetto Centola” e dal Gruppo /Mingardo/Lambro/Cultura”, a cura di Luciana Gravina e Ezio Martuscelli. Sono otto le date e le località del Cilento in cui si sono svolte le presentazioni: il 15 giugno a San Severino di Centola, il 7 luglio a Marina di Camerota, il 21 luglio a Sapri, il 30 luglio a Torraca, il 5 agosto a Vallo della Lucania, il 9 agosto a San Nicola di Centola, il 12 agosto a Celle di Bulgheria e, a chiusura, il 21 agosto a Centola.
Il libro, in cui confluiscono i recenti studi e le ricerche del Gruppo sul tema dell’emigrazione nel Cilento, attraverso puntuali analisi di tematiche quali lo spopolamento, la restanza, l’identità, la memoria, e riportando inedite testimonianze, offre profonde e lucide riflessioni sulla diaspora e sul ritorno possibile.
Nei territori in cui il libro è stato presentato (San Severino di Centola, Marina di Camerota, Sapri, Torraca, Vallo della Lucania, San Nicola di Centola, Celle di Bulgheria e Centola) i relatori erano del posto! Nelle varie serate, infatti, accanto alla presenza coordinatrice dei curatori del libro, relatori sono stati gli autori originari del posto, che hanno così potuto, con i loro interventi, parlare di quel preciso luogo ad un pubblico coinvolto che conosce e condivide le specificità di quella determinata zona del Cilento. È un saggio, questo, dall’ elevato valore scientifico, e che tuttavia autori e curatori hanno deciso di diffondere non ‘ex cathedra’: hanno deciso infatti di divulgarlo, e per farlo, per veicolare i suoi contenuti al più ampio e coinvolto pubblico possibile, era necessario tenere numerose presentazioni, e tenerle nei luoghi propri dei relatori, che hanno potuto così sviscerare, ciascuno nei luoghi cari, argomenti sentiti come propri da ciascuna comunità, da ciascun luogo. E perché il coinvolgimento, il comune sentire e l’intento (giacché di quei luoghi si parla, di quegli abitanti, e del loro futuro!) fosse condiviso e veicolato, sono state coinvolte, nella preparazione e nello svolgimento degli eventi, le associazioni di categoria dei vari territori. Autori/relatori e associazioni del territorio: questi sono stati i due perni di ogni presentazione! Il ciclo di convegni, così organizzato, dimostra come autori locali che parlano al territorio, congiuntamente a chi rappresenta quel territorio, possano di fatto coinvolgere la popolazione e dimostrare come anche la cultura (quella locale!) può far resistere un territorio. Un lavoro, questo del Gruppo, che appare oggi più che mai esemplare: perché scrivere un libro sull’emigrazione, e poi divulgarlo nella maniera corretta, significa resistere: resistere allo spopolamento, all’emigrazione e alla diaspora, per trattenere i giovani nel Cilento, perché restino!
Antonella Casaburi