Le api svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza alimentare della società nel suo insieme. Attraverso il processo di impollinazione, le api svolgono una funzione strategica nel preservare e migliorare la biodiversitá, contribuendo così alla conservazione e al mantenimento della flora.
Attualmente, purtroppo, il problema del declino delle api è motivo di grande preoccupazione, in quanto rappresenta un rischio significativo sia per gli ecosistemi in cui abitano sia per la sicurezza alimentare dell’umanità. Questa criticità ha attirato l’attenzione degli operatori agricoli, i quali riconoscono l’importanza di preservare l’impollinazione delle api e la considerano una questione della massima importanza per il settore agricolo. Come pure, la comunità internazionale è stata ripetutamente informata dalla FAO dell’urgente necessità di proteggere le api e il loro habitat.
È fondamentale mantenere le condizioni necessarie affinché le api prosperino e si riproducano in Europa, poiché una parte significativa della produzione alimentare, circa l’80%, dipende dall’impollinazione: infatti, si stima che il valore dei servizi di impollinazione sia dieci volte superiore al valore della produzione di miele. Pertanto, ai fini della crescita economica dei territori periferici e della tutela dell’ambiente, è auspicabile lo sviluppo di progetti imprenditoriali che coniughino efficacemente la salvaguardia della biodiversitá agroalimentare, la tutela delle api e la valorizzazione del miele locale. Comprendere e far conoscere questi processi è essenziale poiché evidenzia l’importanza di realtà esemplari, le quali possono servire da ispirazione per l’intera regione mediterranea.
Il progetto “Le Trame Mediterranee: Dalla Terra al Convivio”
Il 17 agosto 2022, la città di Pollica ha abbracciato un esempio concreto di valorizzazione dell’apicoltura cilentana. Difatti, con il patrocinio del Comune di Pollica e del Future Food Institute, è stata inaugurata una nuova iniziativa denominata Le Trame Mediterranee: Dalla Terra al Convivio, un progetto creativo voluto per approfondire l’affascinante mondo delle api e del miele cilentano, svelandone il significato e la ricca storia.
Per coglierne veramente l’essenza, l’evento è stato suggellato con un’indimenticabile cena esperienziale svoltasi presso il maestoso Castello dei principi Capano di Pollica e presenziata anche da Pasquale Volpe, titolare dell’omonima rinomata azienda cilentana di apicoltura.
L’esempio trainante di Pasquale Volpe
Lo straordinario miele che Volpe produce è una deliziosa mistura che scaturisce dalle laboriose api, le quali, instancabilmente, raccolgono il nettare di diverse essenze botaniche e le mescolano armoniosamente all’interno delle loro arnie. Ampiamente conosciuto come miele millefiori, racchiude sorprendentemente sapori distinti ispirati alle variazioni geografiche del Cilento.
A testimonianza della diversità della terra, ogni lotto annuale porta una sensazione di gusto unica, affascinando sia la gente del posto che i visitatori.
Attraverso due decenni di esperienza dedicata, Pasquale Volpe ha affrontato il suo impegno come apicoltore con vera passione e, con l’impiego di un approccio di biomimetica sociale, ha trasmesso con successo l’idea che gli esseri umani possono raccogliere preziose informazioni dall’intricato funzionamento delle api. L’imprenditore cilentano ha evidenziato come la natura funga da maestra verso le scelte più ottimali per ambienti specifici, e come le sinergie fondate sul rispetto della natura si rivelino efficaci sia nel ripristino ambientale che nella fornitura di nutrimento per le comunità. Inoltre, ha affermato che il patrimonio storico, sociale e antropologico, dato dall’apicoltura, non solo genera prosperità ma funge anche da ulteriore catalizzatore per la promozione di un turismo sostenibile ed ecologico.
L’Associazione Apicoltori del Cilento
Le statistiche ufficiali rivelano che la recente prosperità dell’apicoltura del Cilento è stata resa possibile dalla natura visionaria, ecologica e lungimirante, degli imprenditori della regione.
Questi apicoltori, infatti, con l’aiuto dell’Unione Europea e delle politiche di sostegno della Regione Campania, hanno dato vita a molteplici startup all’avanguardia focalizzate sullo sviluppo delle imprese dell’apicoltura contemporanea.
Attualmente, l’Associazione Apicoltori del Cilento conta oltre 130 iscritti e vanta una produzione di miele che si aggira intorno ai 3000 quintali all’anno.