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L’olmo ed il suo parassita

L’olmo è uno degli alberi più antichi e diffusi nel nostro continente. Con il suo portamento elegante e la sua chioma frondosa, l’olmo ha accompagnato la storia e la cultura di molti popoli, offrendo ombra, legno, cibo e riparo. Ma oggi, questo albero maestoso e longevo è minacciato da un nemico invisibile ma letale: la galerucella dell’olmo (Xanthogaleruca luteola), un insetto coleottero che si nutre delle sue foglie, provocando danni irreparabili. La galerucella dell’olmo è originaria dell’Europa, ma si è diffusa anche in Asia e in Nord America, seguendo le rotte commerciali e le introduzioni di olmi esotici. Questo piccolo animale, lungo circa 6-7 mm, ha un corpo di colore giallo-bruno, con delle macchie nere sulle elitre. Le sue antenne sono formate da 11 segmenti, e le sue zampe sono dotate di artigli. La sua bocca è adatta a mordere e tagliare le foglie.

l’olmo un albero del cilento

Il ciclo biologico della galerucella dell’olmo si svolge in una sola generazione annuale. Gli adulti svernano sotto la corteccia degli olmi o in altri ripari, e si risvegliano in primavera, quando le foglie iniziano a germogliare. Le femmine depongono le uova sulle foglie, in gruppi di 5-20. Le larve si sviluppano tra maggio e giugno, e si alimentano voracemente delle foglie, scavando delle gallerie tra le nervature. Le foglie attaccate appaiono forate, secche e ingiallite, e possono cadere precocemente. Le larve si impupano sulle foglie o sul terreno, e gli adulti emergono tra giugno e luglio. Gli adulti continuano a nutrirsi delle foglie fino all’autunno, quando cercano un rifugio per l’inverno.

La galerucella dell’olmo può causare una riduzione della fotosintesi e della crescita dell’albero, nonché una maggiore suscettibilità ad altre malattie, come la grafiosi o il cancro dell’olmo. La grafiosi è una malattia fungina che ostruisce i vasi conduttori dell’albero, impedendogli di trasportare acqua e nutrienti. Il cancro dell’olmo è una malattia batterica che provoca la formazione di tumori sul tronco e sui rami. Entrambe queste malattie possono essere fatali per l’olmo.

Senza contare che, la presenza della galerucella dell’olmo può avere effetti negativi anche sull’ecosistema circostante, alterando il rapporto tra l’olmo e gli altri organismi che ne dipendono. L’olmo infatti ospita numerosi uccelli che nidificano tra i suoi rami, come il picchio rosso maggiore, il cuculo o il cardellino. L’olmo offre anche cibo e rifugio a molti insetti impollinatori, come le api o le farfalle. L’olmo infine favorisce lo sviluppo di alcuni funghi simbionti, come il tartufo nero o il porcino.

Per contrastare la galerucella dell’olmo, si possono adottare diverse strategie di prevenzione e controllo. Tra queste, si possono citare:

  • La scelta di varietà di olmo resistenti o tolleranti al parassita, come l’olmo cinese (Ulmus parvifolia) o l’olmo ibrido (Ulmus x hollandica). Queste varietà sono state ottenute attraverso incroci o selezioni genetiche, e presentano caratteristiche simili agli olmi autoctoni.
  • La potatura degli rami infestati e la raccolta delle foglie cadute, per eliminare le fonti di infestazione. Queste operazioni vanno effettuate con cura e frequenza, evitando di danneggiare l’albero o di favorire l’ingresso di altri patogeni.
  • L’utilizzo di insetticidi biologici o chimici, da applicare sulle foglie o sul tronco dell’albero, preferibilmente in primavera o in autunno. Gli insetticidi biologici sono basati su sostanze naturali, come il bacillo di Turingia o il neem, che agiscono in modo selettivo sui coleotteri. Gli insetticidi chimici sono basati su principi attivi sintetici, come il piretroide o il carbammato, che agiscono in modo più ampio e rapido, ma possono avere effetti collaterali sull’ambiente e sulla salute.
  • Il favorimento dei nemici naturali della galerucella, come i parassitoidi o i predatori. I parassitoidi sono insetti che depongono le loro uova all’interno delle larve o degli adulti della galerucella, causandone la morte. Tra i parassitoidi più efficaci, si possono citare Oomyzus gallerucae, un imenottero della famiglia degli Eulophidae, o Tetrastichus brevistigma, un imenottero della famiglia degli Eulophidae. I predatori sono insetti che si nutrono delle larve o degli adulti della galerucella, riducendone la popolazione. Tra i predatori più comuni, si possono citare le coccinelle o le formiche.

L’olmo è un albero prezioso per il nostro ambiente e per il nostro paesaggio. Per preservarlo dalla minaccia della galerucella dell’olmo, è necessario intervenire tempestivamente e con metodi adeguati, nel rispetto della natura e della biodiversità. Solo così potremo garantire la sopravvivenza di questo albero millenario e dei suoi benefici.

redazione

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