Il Martin Pescatore è un volatile molto caratteristico, dotato di un piumaggio dai colori vivaci e unici nel loro genere, questa specie di uccello è molto diffusa in Europa in generale, in Asia e in gran parte dell’Africa. In Italia il Martin Pescatore vanta una certa presenza in Campania, più nello specifico nel Cilento, all’interno del parco nazionale. Il nome in origine è quello di “Alcedo atthis”, ma è soprannominato anche l’uccello di Santa Maria; il Martin Pescatore misura all’incirca diciassette centimetri, il suo colore si alterna di un giallo scuro attorno al becco e sulla pancia, mentre le ali e la testa sono di un acceso e intenso blu, un’altra particolarità è quella di una piccola macchia bianca presente all’altezza del collo.
La coda non è molto lunga, anzi si caratterizza proprio per il fatto di essere corta, stesso discorso per quanto riguarda le zampe, piuttosto piccole, il becco differentemente è spesso e con una forma allungata.
Il Martin Pescatore è un uccello che grazie alla struttura delle sue ali, riesce a planare sui corsi d’acqua, in particolare sui fiumi senza mai rischiare di cadere, questo anche perché avendo delle zampe piccole si può limitare solo a brevi saltelli, il suo volo è preciso, veloce e segue un’andatura lineare.
Il temperamento del Martin Pescatore favorisce una vita in solitaria, infatti si tratta di una specie non socievole e che non tollera altre presenze sul suo territorio di caccia.
Questo volatile predilige i corsi d’acqua dolce e gli spazi verdi attorno ad essi, può restare anche molto tempo posato su tronchi e rami aspettando la giusta preda per nutrirsi.
L’accoppiamento del Martin Pescatore avviene con una femmina della stessa specie tra fine marzo e inizio aprile, entrambi costruiscono il nido in una cavità sabbiosa, il lavoro occupa un tempo di tre settimane, successivamente verso il periodo di fine aprile e inizio maggio compariranno nel nido circa sei o sette uova, destinate a schiudersi quindici giorni dopo per far nascere i cuccioli che vengono poi nutriti man mano dai genitori.
Il nido è fatto per durare molto tempo, tuttavia se dovesse presentare anche una minima variazione, verrà per conseguenza abbandonato.
Il Martin Pescatore segue un’alimentazione a base di pesce, ha un appetito quasi insaziabile, ragion per cui caccia anche tra le dieci e dodici prede al giorno, anche se si tratta per la maggiore di pesci piccoli, talvolta anche insetti da portare al nido per i figli.
Il suo strumento principale per la caccia è il becco grande, con il quale riesce a pescare il proprio cibo, il tutto planando da un ramo o una roccia vicina, può capitare che prima di finire la preda, debba fermarsi un attimo per afferrarla meglio col becco, i colpi che sferra con il suo potente strumento, sono in ogni caso sempre efficaci e risolutivi.
Riesce ad avvicinarsi molto all’acqua, proprio a distanza di un pelo, ma tuttavia se il livello di quest’ultima è poco profondo, rischia di farsi male, oppure in caso contrario, la preda può sfuggirgli, immergendosi nel flusso della corrente.