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La Scala Santa di Montano Antilia

Il Cilento è una terra meravigliosa che sa offrire emozioni uniche ed è tutta da scoprire. Anche nei piccoli comuni ci sono luoghi magici che offrono bellezza, storia e coinvolgimento sentimentale. In particolare, nel comune di Montano Antilia c’è la meravigliosa Scala Santa.I poco piu di 2000 abitanti del borgo sono particolarmente devoti al Monte Sacro del massiccio del Gelbison. In questo territorio, uno dei piu’ alti di tutto il territorio cilentano e che si affaccia sul torrente Serrapotamo, uno degli affluenti del fiume Mingardo, i visitatori possono godere di un paesaggio naturalistico davvero suggestivo e accogliente.

C’è molto da vedere anche per gli appassionati di arte religiosa e di culture quasi leggendarie e mistiche che si tramandano di generazione in generazione. In questo centro è possibile apprezzare la bellissima Scala Santa di Montano Antilia. Si tratta di una piccola cappella costruita seguendo le caratteristiche della più nota Scala Santa di Roma. Tra l’altro, nel mondo ce ne sono soltanto tre esemplari ossia quello presente a Montano Antilia, a Roma e a Zara nell’ex Jugoslavia. Questa struttura è ubicata per la precisione nella zona più alta della comunità, nei pressi della chiesa di San Sebastiano che è un po’ il punto di riferimento per i credenti locali. Secondo alcuni studiosi e appassionati di storia cristiana, molto probabilmente la cappella venne costruita in questa precisa parte del territorio perché anticamente era proprio da qui che transitavano le comitive in pellegrinaggio verso il Monte Sacro di Novi Velia.

Questo lo si capisce anche da alcune scritte presenti sulla struttura esterna e nelle quali si parla di viandanti a cui veniva ricordato di dire le proprie preghiere davanti al tempio.

Struttura risalente al ‘600 Dopo Cristo

La bellissima Scala Santa di Montano Antilia, secondo alcuni approfondimenti da parte di studiosi e ricercatori, dovrebbe essere stata realizzata intorno al ‘600, anche perché ci sono alcune scritte che fanno riferimento a questo periodo storico. Da segnalare che queste scritte oggi non sono più visibili, perché una parte della struttura architettonica è stata sostituita con una porta di pino. Probabilmente la cappella è stata realizzata per volere di un certo marchese Antonio Cammarano per adempiere a un voto. Come era usanza in quel periodo, il marchese dovette prima ottenere la concessione da parte dello Stato Pontificio per realizzare la Scala Santa.

Per accedere alla struttura ci sono due aperture che si trovano nella parte più bassa e in quella più in alta. Sono collegate tra di loro da una scalinata coperta che conta complessivamente 28 scalini. Sulle pareti laterali, invece, si possono apprezzare ancora oggi bellissimi quadri che fanno riferimento alla Via Crucis. Purtroppo, per mancanza di manutenzione e soprattutto di attenzione nei confronti di questa opera d’arte, non è possibile quasi più apprezzare il bellissimo affresco che si trovava nelle vicinanze della porta d’ingresso. L’umidità e le temperature, hanno in parte tolto vivacità ai colori e offuscato una vera opera d’arte. L’affresco rappresenta uno dei momenti più significativi della Via Crucis ossia La crocifissione di Gesù Cristo. Da sottolineare però, che per apprezzare all’interno la Scala Santa è indispensabile organizzare una visita a Montano Antilia durante la santa Pasqua perché è tradizione mantenere aperta la cappella durante tutta la settimana santa. Inoltre è aperta per dar modo a quanti la visitano nei venerdì della Quaresima per godere delle medesime indulgenze dispensate per quanti fanno lo stesso viaggio nella Scala Santa ubicata a Roma. Insomma, un’esperienza tra arte e sacralità assolutamente da inserire nel proprio itinerario di viaggio.

redazione

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