Il Castel San Lorenzo DOC è un vino che vede la sua produzione entro i territori di Castel San Lorenzo, oltre ai comuni di Fellitto e Bellosguardo. Sono considerati DOC anche i vini prodotti in alcune aree di altri comuni quali Aquara, Magliano Vetere, Ottati e Castelcivita. Tutti questi territori sono compresi nella provincia di Salerno. La produzione sotto la dicitura Castel San Lorenzo DOC include varie tipologie di vini prodotti a partire da uve differenti, e di tipologia rosso o rosato. Per essere considerati tali, tuttavia, devono avere precise caratteristiche come i vitigni utilizzati. Alla base deve esserci un Barbera, nella percentuale compresa tra il 60 e l’80 percento. A questo si aggiungono uve Sangiovese fino a un massimo del 30 percento, con il restante 10 che può essere di varie tipologie d’uva, ma che deve essere a bacca nera. Per un vino del Sud Italia è una composizione piuttosto particolare, dato che si basa su vitigni tipicamente presenti e utilizzati al Nord, caratteristica che lo rende unico nel suo genere. Di queste tipologie di vini esiste anche la versione riserva, nomenclatura che viene apposta a tutte le produzioni che hanno maturato per almeno due anni, di cui almeno 6 mesi in botte.
Esistono anche i vini bianchi Castel San Lorenzo DOC, i quali vengono prodotti a partire da un vitigno tipicamente toscano, ovvero il Trebbiano, abbinato a Malvasia Bianca. Nonostante si possa pensare che anche in questo caso si tratti di uve non propriamente locali, tuttavia risultano ben radicate nel territorio da tradizione. La produzione non si ferma qui, in quanto in questo territorio viene anche prodotto un Moscato DOC in forma spumante e frizzante, ma anche lambiccato. Quest’ultimo vede la sua produzione avere origine da uve le quali vengono fatte appassire subito dopo la raccolta.
Risulteranno pronte per la fase successiva nel momento in cui il graspo virerà il proprio colore dal verde al marrone. A questo punto le uve vengono pressate all’interno dei lambicchi. Questi non sono altro che particolari teli adoperati per filtrare. Tale fase è molto delicata in quanto il passaggio del distillato avviene goccia a goccia favorendo così la separazione dai lieviti e dunque andando a concludere la fase di fermentazione. Ideale come accompagnamento per i dolci.