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Il Leone di Caprera

Il Leone di Caprera è una delle imbarcazioni storiche che ha permesso all’Italia e ai suoi marinai di dimostrare come l’arguzia e il desiderio di contraddistinguersi sia stato tale da ideare un mezzo grazie al quale i suoi ideatori sono riusciti a realizzare un’impresa degna di nota. Vincenzo Fondacaro, assieme a Orlando Grassoni e Pietro Troccoli, durante il la fine del XIX secolo decisero di dimostrare il valore dei marinai italiani, spesso sottovalutati da parte della popolazione mondiale.
Decisero così di usare una piccola barca che permise loro di affrontare svariati viaggi, tra cui spicca quello che permise al trio di consegnare a Garibaldi un album contenente le informazioni di tutti gli italiani che, durante quel periodo, decisero di abbandonare il Paese per trasferirsi in Uruguay e altre zone del Sud America.


Questa venne costruita nel 1852 da Luigi Briasco, il quale voleva realizzare uno strumento di navigazione dalle dimensioni contenute: proprio per tale motivo la suddetta barca venne scelta dal trio di marinai, che optarono per un mezzo facile da utilizzare e sicuro. Successivamente il trio di marinai italiani, forte anche della nomea crescente che ottennero svariati incarichi, che permise ai tre di accrescere ulteriormente il carico di lavoro e soprattutto il valore dei marinai italiani.

Il Leone di Caprera oggi

Con lo scorrere degli anni le imbarcazioni, anche quelle per piccoli trasporti, si evolsero con una certa costanza e questo comporto il lento declino del Leone di Caprera.
L’imbarcazione, però, venne definita come innovativa e per questo, dopo diversi stazionamenti presso i vari musei e luoghi dove venne esibita, nel 1995 venne portata presso Museo Civico Navale Didattico per poi essere affidata alle autorità di Marina di Camerota.
Questa imbarcazione venne quindi esposta presso la grotta di Lentiscelle: tale decisione non rispettava però le volontà dell’ultima persona che ebbe l’occasione di lavorare sul restauro della barca, che avrebbe preferito che il Leone di Caprera venisse esposto in un museo e adeguatamente conservato.
In aggiunta il turismo non venne stimolato dalla presenza di questo monumento storico.
Dal 2007 l’imbarcazione venne spostata nel Comune di Milano, dove vennero svolte svariate operazioni di restauro, con il compito poi di riportarla presso la grotta dove sarebbe stata nuovamente esposta.
Attualmente la situazione è ancora in fase di stallo, quindi il Leone di Caprera non è stato riportato presso il luogo stabilito.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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