di Guido Santangelo – L’Emilia Romagna è una terra bellissima con persone che amano la vita e sanno renderla ancora più grande, che belle persone. Bisogna dargli la forza di reagire e guardare avanti, sono persone gentili e sempre con il sorriso sulle labbra, mi è venuto da piangere vedere quel disastro, Bologna mi ha dato tanto. È davvero brutto vedere delle aree così belle e produttive del nostro Paese distrutte, ma sarebbe il momento di fare qualcosa di concreto e non continuare ad abbandonare il territorio italiano. Quello che è successo lì, può succedere in qualsiasi parte d’Italia. Continuare a fare finta di nulla non è produttivo, è necessario tutelare la collettività ed il territorio. È un mio dovere suggerire alcuni provvedimenti da prendere per fare prevenzione e impedire che disastri del genere si ripetano.
1- Sistema diverticolare lungo i fiumi principali, ovvero costruire delle casse laterali, importanti per ridurre la forza e la velocità dell’acqua, che può essere usata per l’irrigazione o per spegnere incendi. (Allegato 1);
2- PST (piattaforma di sviluppo territoriale), incentivare la salvaguardia e lo sfruttamento produttivo del territorio. (Allegato 2).
Ritengo perciò che sono necessari interventi urgenti e strutturali sulla gestione e salvaguardia del territorio nazionale. Un ringraziarmento va a tutti coloro, che sono e saranno al fianco di chi in questo momento ha perso tutto e chi soffre per questa catastrofe. Forza Emilia Romagna, bisogna fare il tutto per far splendere di nuovo questa Regione e impegnarsi a rendere tutto più semplice. Basta eccesso di burocrazia e comitati del no (molte volte usati per nascondere le incapacità).
Allegato 1

Allegato 2

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LA CRONACA (ANSA) – Il totale delle vittime per il maltempo in Emilia-Romagna è salito a 14, mentre il numero delle persone sfollate ha raggiunto quota 15mila. Nel ravennate scarseggiano cibo e acqua per gli sfollati e gli animali degli allevamenti.