Identità al femminile: ipotesi mito-archeologiche
di Pasquale Martucci – Il testo di Luigi Leuzzi è un contributo importante per la ricostruzione di una storia millenaria, che si sofferma sul megalitismo, riprendendo i suoi ventennali studi sul tema e comparando “menhir” (pietre conficcate sul terreno in modo verticale) e “dolmen” (lastre poste in orizzontale) presenti nel territorio italiano con quelli del Cilento. L’assemblaggio di questi blocchi in pietra da parte dell’uomo ripropone simbolicamente rappresentazioni falliche o mammellari e uterine, ma anche l’antro della caverna che in natura è oggetto di culto e di rituali funebri, una cultura che si rifà ad espressioni religiose con i suoi riti di fecondità, fertilità, passaggio.
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Questi megaliti sono stati analizzati e studiati, producendo interessanti teorizzazioni ed ipotesi interpretative che riconducono soprattutto all’elemento femmineo cilentano, costituito dalla Grande Madre, ovvero i simboli e i significati che costituiscono un’identità territoriale e il suo Genius loci.
L’autore attraverso riscontri sul campo ha individuato un nume femminile che propone un sistema matriarcale. Facendo un parallelismo con riscontri molto più recenti, anni di ricerca sul campo con Antonio Di Rienzo, ho verificato la congruità di tale tesi in quanto la devozione religiosa e l’attaccamento alle Madonne hanno pervaso la cultura di questa terra, ovvero la posizione di Leuzzi sulla Grande Madre. La novità è che questi caratteri al femminile fossero presenti già in una cultura millenaria. L’autore spiega la presenza della dea Cilens, che governava il passaggio giorno-notte e viceversa, di cui si è occupato forse per primo l’archeologo Fabio Astone: è la riproposizione della divinità etrusca, che potrebbe riguardare anche un’ipotesi etimologica sull’origine del termine Cilento, andando oltre anni di digressioni che hanno poco considerato la presenza della popolazione etrusca autoctona che si era diffusa in Campania, una cultura appenninica forse proto-villanoviana. (continua a leggere su ricocrea.it )