di Pasquale Martucci – Arte tra poesia e dipinti, il rapporto del poeta con quello che può rappresentare il suo porsi dinanzi ad un’opera d’arte per scrivere a sua volta un’opera. Emilio La Greca Romano, nella raccolta: “Cromie di versi”, si cimenta su ciò: osserva un importante quadro e lascia andare in versi le sue emozioni, che servono anche a comprendere ciò che è rappresentato, anche perché il poeta ha la particolare sensibilità nel cogliere molte sfumature e produrre con i suoi versi tante altre connessioni. L’autore entra in alcuni dipinti, provando ad intingere la penna nei colori; ne consegue una poesia che intende dire cosa sta nella cornice, ma anche per trovare spunto e utili ritorni alla sua personale dimensione intimistica. Una notazione importante è che La Greca Romano a sua volta si dedica alla pittura, e di conseguenza racchiude nella sua persona entrambe le sensibilità. Si tratta di un lavoro certamente originale, oltre che ben riuscito.
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Emilio La Greca Romano
Nato ad Acciaroli, nel Cilento, in provincia di Salerno, il 7 agosto 1963. E’ Giornalista Pubblicista, iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti di Roma, dal 22 ottobre 1993. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate quotidiane e periodiche. E’ docente, a tempo indeterminato, di Discipline letterarie negli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Plurilaureato (Presso l’Università degli Studi di Salerno ha conseguito le Lauree in Pedagogia, in Materie Letterarie, il Diploma in Vigilanza Scolastica nella Scuola Elementare e alcuni perfezionamenti annuali post lauream; presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Napoli, invece, il Titolo Accademico quadriennale di Magistero in Scienze Religiose (indirizzo pedagogico-didattico). È Abilitato in Filosofia e Scienze umane. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia della tradizione popolare cilentana, varie monografie e libri di prosa e poesia: Sud come Africa; Profondo Sud; Streghe e Madonne; Il canto dei poveri; Cilento; Eros; Stagioni del cuore; Poesie; Un paese, una storia; Verso Paestum; Mitra e calamaio; Raffaello Lambruschini; autorità e libertà in educazione; Gabriele Altilio – Elegantissimus poeta; I Cavalieri di Malta nel Cilento; Cammino di Chiesa; Ernest Hemingway ad Acciaroli; Saragni a oltranza; Versi diversi; Don Carlo Grangetti, Parroco ad Acciaroli-Missionario ed Operatore Sociale; Plano de Laczarulo; D’amore un verso; Carmina et fragmenta; Paese d’anima e memoria; D’amore e passione; Scuola e Covid, (Narrazione politico-sociale e scolastica nell’emergenza pandemica); La Ripartenza, (Politica scolastica e rinascita della scuola); La scuola post-pandemica (Politica e cronaca scolastica). E’, inoltre, coautore di ulteriori pubblicazioni sul Cilento: Voci e volti del Cilento, Usi e costumi del Cilento, Viaggio nel Cilento, I borghi del Cilento, Feste pagane e feste cristiane nella storia delle tradizioni popolari del Cilento. In passato è stato cofondatore del “Cilento Ricerche“ e del “Mezzogiorno culturale”, nonché Direttore Responsabile di “Orizzonti Pastorali”, periodico della Diocesi di Vallo della Lucania (Sa). È Membro della Pontificia Accademia Tiberina e di altri importanti sodalizi. Ha ricevuto per meriti culturali diversi riconoscimenti onorifici; fra questi i titoli di Commendatore Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), rilasciato da Sua Altezza Eminentissima Frà Andrew Willoughby Ninian Bertie e di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, rilasciato da Giorgio Napolitano, Presidente emerito della Repubblica.
Pasquale Martucci
Sociologo, iscritto ANS (Associazione Nazionale Sociologi) – tessera n. 2222/Cam, e ricercatore (perfezionamento in metodologia della ricerca qualitativa).
Formatore, didatta e docente in discipline sociologiche, antropologiche, cultura e tradizioni popolari, comunicazione, marketing, mediazione e counselling.
Attività di ricerca
I suoi interessi riguardano: identità, comunità e vita quotidiana; feste, manifestazioni e forme rituali; tradizioni, religiosità e cultura popolare; epistemologia dei sistemi e della complessità.
Svolge da più di trent’anni ricerche nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, con un approccio metodologico che studia le relazioni dell’individuo nella società, partendo dalla dimensione storica ed approdando alle interazioni tra individuo e comunità in una società complessa ed in rapido cambiamento.