Un breve giro nel centro storico di Altavilla Silentina – Video - www.cilentano.it
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Un breve giro nel centro storico di Altavilla Silentina – Video

Cilentano.it – E’ stata la scoperta di un’ascia neolitica, in località Pietra Marotta, a datare le origini dei primi complessi abitativi di Altavilla Silentina. La scoperta è attribuibile alla popolazione degli Enotri.
Nella zona sono stati ritrovati altri antichi reperti, tra cui diverse monete greche, arabe e romane.
Restano ancora dei dubbi sulla sua origine, forse pestana, poi romana e normanna.
L’ipotesi piu’ attendibile e’ che Altavilla sia sorta sulle ceneri dell’antica Carilla (ora Borgo Carilia).
Il territorio altavillese puo’ essere stato il teatro della battaglia dove Spartaco (ed i suoi 60.000 schiavi ribellatisi a Roma) subirono la loro ultima e definitiva sconfitta nel 71 a.C., ad opera del Generale romano Pompeo. Altavilla Silentina è un bel borgo alle porte del Cilento. Il paese si presenta ricco di viuzze e di scorci che ci riportano ad un tempo lontano, molto pittoresco.

Da vedere:

  • il Convento di San Francesco realizzato nel XV secolo dai Frati Minori francescani;
  • La Riserva naturale Foce Sele-Tanagro che è una area naturale protetta che comprende parte del litorale fra Salerno e Paestum.

Altavilla Silentina e’ un tipico comune cilentano, tranquillo, che offre al visitatore relax, confort e notevoli servizi. La sua posizione strategica consenti di raggiungere in pochi minuti i templi di Paestum ed il cuore del Cilento.

Il borgo medioevale di Altavilla Silentina è situato su una collina che parte da 275 metri s.l.m. (della soglia della “Porta San Biagio”), ossia l’ingresso della città medioevale, fino ad arrivare ai 313 metri s.l.m. del castello Normanno e dell’attuale Piazza Umberto I. Nella piazza c’e’ il municipio.
Altavilla gode di una vista panoramica sulla Piana del Sele. Da qui e’ possibile ammirare l’isola di Capri, i Monti Lattari (delle costiera amalfitana) ed una vista panoramica sulla città di Eboli.
Il paese e le sue frazioni offrono una vasta scelta di attività ricettive e gastronomiche dove è possibile degustare i piatti tipici della tradizione cilentana: dai tipici fusilli al ragu’ alle lagane e ceci.
Ultima ma non per importanza, la notevole produzione di prodotti caseari, tipici della zona.

Peccato per la pioggia: non abbiamo potuto alzare il drone e… torneremo!

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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