
“In migliaia abbiamo sfilato nelle strade di Roma, stringendo tra le mani una fiaccola accesa di speranza e desiderio di pace. Che giunga forte l’auspicio di una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina.
Ad un anno dall’inizio di questa guerra non possiamo indugiare oltre e lasciare che a parlare siano solo le armi. Dobbiamo costruire un concreto percorso negoziale: dobbiamo farlo tutti, offrendo ciascuno il proprio contributo. Nessuno escluso”. Così Giuseppe Conte alla fine della marcia per la pace a Roma.
Ad un anno dallo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia Giuseppe Conte è realmente l’unico leader politico che ha sposato la causa della pace promossa e voluta da Papa Francesco.
Mi chiedo e vi chiedo se, secondo voi, sia ancora utile l’invio di #armi?
Anche la pace, oggi, per alcuni anzi troppi, ha ingiustificatamente un colore politico.
Continuando così l’irreparabile escalation militare è sempre più vicina. Solo con una buona cooperazione tra gli Stati si può tentare di costruire quel clima di Pace necessario per far cessare la guerra, dimenticandosi finalmente gli interessi da campagna elettorale che non fanno altro che affamare il popolo e distruggere il futuro.”