La medicheria, una stanza di degenza con due letti. Poi la saletta allestita con due poltrone per effettuare la chemioterapia. Pareti imbiancate, in attesa. Due poltrone vuote, da troppo tempo.
Il servizio di Oncologia all’ospedale Luigi Curto di Polla – come riporta il sito web secoloditalia.it – esiste solo sulla carta. In realtà non è null’altro che uno spazio vuoto, chiuso a chiave, aperto all’occorrenza solo per mostrare che esiste, che è li, in attesa.
Dall’ottobre del 2021 che fu dato l’annuncio che a Polla, finalmente, era tornato in funzione il servizio di oncologia con la chemioterapia. Di pazienti su quelle poltrone però non se ne sono visti, neppure uno. Anzi, da qualche tempo persino la dottoressa chiamata alla responsabilità del servizio non è più a Polla, trasferita a Sapri.
Nel mentre, centinaia, purtroppo, di pazienti dal Vallo di Diano, area a sud della provincia di Salerno, continuano il pellegrinaggio in Basilicata, presso la struttura di Rionero in Vulture, per praticare trattamenti antiblastici. Nel mentre i due letti di degenza al primo piano del Curto di Polla, rimangono vuoti.