
La Leggenda della “Preta ‘ncatenata”
Ecco come la riassume il poeta trentinarese Giuseppe Liuccio:
“Saul, capobrigante, bello come un dio greco, occhi di fuoco, capelli arruffati e
incolti, penetra con violenza nel castello del marchese per un saccheggio; Isabella,
la marchesina, luminosa di grazia e di sorriso, statuaria nella bellezza dalla
verginità intonsa, impavida nella sfida a lame di sguardi. E’ cotta a prima vista:
irresistibile, furente a devastare cuore, anima e pensieri. Saul rinunzia alla rapina.
Isabella ha trovato l’uomo dei sogni. L’amore esplode nottetempo nell’alcova della
“Preta Ncatenata” e si consolida negli incontri reiterati fino a quando la delazione
servile degli invidiosi non arma la mano del marchese, padre/padrone, fermamente
deciso a stroncare la tresca, con un plotone di soldati piombati all’improvviso sui
giovani amanti spersi nella passione senza freni, al punto che, per non cadere nelle
mani dei soldati e finire vittime della vendetta del marchese adirato, con la sola
colpa di un amore tanto bello quanto impossibile, si baciano con spudorata ingenuità
per l’ultima volta, si incatenano in un abbraccio indissolubile e, insieme si lanciano
nel vuoto a peana di libertà.”.
Buona domenica a tutti gli amici di Cilentano.it (domani vi faremo una sorpresa per la festa degli innamorati…)