A Palomonte chiude il “Circolo Fratelli Rosselli” tra aspre critiche e un grosso punto di domanda “Su una politica distruttiva” - www.cilentano.it
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A Palomonte chiude il “Circolo Fratelli Rosselli” tra aspre critiche e un grosso punto di domanda “Su una politica distruttiva”

Una brutta notizia per gli habitué del Circolo Fratelli Rosselli, che di giorno e di sera affollavano il bancone e i tavolini dello storico locale, punto di ritrovo di diverse generazioni.

Una brutta notizia per gli habitué del Circolo Fratelli Rosselli, che di giorno e di sera affollavano il bancone e i tavolini dello storico locale, punto di ritrovo di diverse generazioni. “Hanno fatto chiudere il Circolo Fratelli Rosselli” mormorano i cittadini di Palomonte e dei paesi vicini.

Il circolo è conosciuto da tutti come “da Raimondo”, dal nome del suo fondatore, il cittadino palomontese Raimondo Nardiello, che nel 1992 aveva dato vita insieme ad un gruppo di giovani all’unico circolo storico di Palomonte . La motivazione, scritta sui muri e sulle porte ormai chiuse, farà certamente discutere.

“Si accusa infatti una politica distruttiva, che predica bene per conquistare il favore della popolazione, ma razzola male. Si parla di giovani da tutelare per evitare lo spopolamento fisiologico degli ultimi decenni e della creazione di opportunità lavorative, ma alla fine sono solo chiacchiere e distruzione, frutto delle ultime azioni messe in atto. L’unica cosa certa sono le ordinanze di sfratto delle attività su suolo pubblico: la chiusura dello studio fotografico Ross Cruoglio, della Macelleria Cervino in località Valle, del Centro Assistenza Elettronico sempre in località Valle, e infine del Circolo Fratelli Rosselli, che da trentadue anni era punto di ritrovo e aggregazione culturale e sportiva nel capoluogo cittadino”si legge nel comunicato stampa.

Il circolo ha visto l’evoluzione della città, ha accompagnato per mano le varie generazioni e oggi, giunto alla terza generazione, con un giovane di soli 24 anni, desideroso di continuare ciò che il nonno Raimondo aveva iniziato, che si è visto escluso.

Alla domanda “Perché tutto questo?” La risposta, come da riporta il comunicato sarebbe “la costruzione di un parcheggio” .

“Chi era presente all’ultima festa si chiede come mai alcune attività, costruite su suolo pubblico, non creano problemi, anzi, si cerca di integrarle in aree pubbliche con colate di cemento e si dà loro il permesso di fare migliorie, mentre altre devono chiudere”.

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