Israele sta anticipando i tempi per il temutissimo attacco a Rafah, considerata l’ultima fortezza di Hamas nel sud di Gaza, dove si ritiene che possano essere trattenuti degli ostaggi e dove si rifugiano oltre un milione di palestinesi in fuga. L’esercito israeliano ha accumulato un’imponente quantità di carri armati e veicoli blindati lungo il confine meridionale con Gaza, presso il valico di Kerem Shalom, vicino a Rafah, secondo quanto riportato dai giornalisti presenti sul posto.
Quest’azione militare era stata anticipata già nel pomeriggio di giovedì, quando l’Idf (le forze di difesa israeliane) hanno comunicato al governo di aver completato i preparativi per un’entrata a Rafah, sottolineando che la decisione finale sulla data dell’attacco sarebbe stata presa dal gabinetto di guerra.
Il Direttore regionale del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite: “Tutto ciò che il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite ha costruito a Gaza è stato distrutto. Se vogliamo ricostruire Gaza, ci vorranno 200 anni”.
Un riassunto dei dettagli più importanti della guerra a Gaza nelle ultime 24 ore:
Il giornalista Muhammad Bassam Al-Jamal e altre 5 persone furono martirizzate nella sua casa nel quartiere di Al-Geneina, a est di Rafah
La giornalista Amna Hamid e suo figlio Mahdi sono rimasti uccisi nel bombardamento di una casa nella zona di Al-Shati, a ovest di Gaza
Hilmi Nimr Al-Jaidi (28 anni) è stata martirizzata nel prendere di mira aerei di occupazione nel quartiere di Al-Hashashin, a nord-ovest della città di Rafah.
4 martiri nel bombardamento di artiglieria contro il ponte Wadi Gaza nel centro della Striscia di Gaza
Lesioni a seguito del bombardamento della casa della famiglia Abu Arar a nord di Rafah e dello sbarco nel campo di Shaboura
Brigate Al-Qassam: hanno attirato due forze israeliane meccanizzate in due separate imboscate contro mine, utilizzando ordigni esplosivi e razzi “F16” che sono stati lanciati contro i civili ma non sono esplosi nell’area di Al-Mughraqa nel centro della Striscia di Gaza.
Il vice primo ministro britannico ha rifiutato di condannare l’uccisione di palestinesi da parte dell’occupazione israeliana e la loro sepoltura in fosse comuni, affermando che il Regno Unito si aspetta che “il governo democratico di Israele indaghi su qualsiasi accusa di cattiva condotta”.
“Abbiamo lanciato una serie di missili balistici e alati contro obiettivi appartenenti al nemico israeliano nella zona di Umm al-Rashrash. Sottolineiamo la continuazione delle operazioni militari contro gli obiettivi del nemico israeliano nella Palestina occupata. Le nostre operazioni a sostegno del popolo palestinese non si fermeranno finché non fermeremo l’aggressione e non toglieremo l’assedio alla Striscia di Gaza.”
Forze armate yemenite