Scontro con l’Iran, Israele risponderà: la pace è sempre piu’ una chimera - www.cilentano.it
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Scontro con l’Iran, Israele risponderà: la pace è sempre piu’ una chimera

Israele si sta preparando per una risposta all’Iran, una decisione presa dopo l’ultima riunione del gabinetto di guerra. Questa mossa è stata sostenuta sia dai vertici politici che militari, che considerano inevitabile tale azione in risposta all’attacco subito sabato scorso, nel quale sono stati lanciati oltre 300 missili e droni. Nonostante l’urgenza, il primo ministro Netanyahu non ha specificato i tempi, ma l’attesa per l’attacco, descritta dai media israeliani e internazionali come imminente, mira a esercitare una pressione su Teheran simile a quella che l’Iran ha imposto a Israele. L’imminente operazione militare di Israele contro l’Iran incontra notevoli resistenze da parte degli Stati Uniti e degli alleati, i quali avevano già assistito Israele nell’intercettare il 99% dei proiettili lanciati da Teheran. Il Presidente americano Joe Biden, che inizialmente aveva cercato di moderare la reazione israeliana, ha ribadito durante un incontro con il primo ministro iracheno alla Casa Bianca l’importanza di evitare un’escalation nel Medio Oriente.

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La risposta di Teheran

Il portavoce delle forze armate iraniane ha dichiarato:Non cerchiamo di espandere la guerra, ma colpiremo chiunque attacchi il nostro Paese. Qualsiasi aggressione da parte di “Israele” o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima. Non siamo sostenitori della guerra e chiediamo all’America, alla Gran Bretagna, alla Francia e alla Germania di smettere di sostenere “Israele”. La nostra risposta ha mostrato parte della nostra forza e i nostri missili e droni hanno attraversato l’Iron Dome.

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L’attacco “pirotecnico” iraniano è stato una risposta al bombardamento dell’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria. Questo episodio ha intensificato le tensioni nella regione, poiché Teheran ha percepito il bombardamento come un diretto attacco ai suoi interessi e ha quindi risposto con l’invio di missili e droni verso Israele. Durante periodi di conflitto intensificato, Israele può operare su più fronti contemporaneamente, gestendo operazioni sia a Gaza che rispondendo a minacce o interessi in altre aree, come Damasco in Siria.

La risposta quaando, dove e come

Dove, cosa, quando e come: sono queste le quattro domande a cui non è ancora chiara la risposta riguardo alla risposta dell’Iran all’attacco senza precedenti sferrato contro Israele nella notte tra sabato e domenica. Tutto ciò che si sa finora è che Israele ha deciso di rispondere alla sparatoria nonostante il fallimento dell’attacco, e che esiste un accordo tra il livello politico e quello della sicurezza sulla necessità di una tale risposta. Oggi è previsto che il governo si riunisca ancora una volta per discutere la natura della risposta e la data. Da quando Usa ed Europa hanno capito che Israele intende rispondere, commentatori ed esperti militari stanno cercando di capire che tipo di risposta sceglierà, mentre ogni risposta potrebbe avere altre conseguenze, con l’Iran che minaccia di “reagire con forza” o di “utilizzare un’arma”. non abbiamo mai usato” contro alcun attacco israeliano. Ieri l’IDF ha presentato durante la riunione di gabinetto diverse opzioni per un attacco all’Iran. Una risposta misurata e limitata, secondo i commentatori militari statunitensi, potrebbe essere un attacco esclusivamente informatico senza un “attacco cinetico” di missili o un attacco dell’aeronautica. Un attacco di media intensità può essere un attacco informatico combinato con un attacco missilistico limitato su una piccola base militare o un complesso militare singolo Un grande attacco comporterebbe diverse cose insieme: sia attacchi informatici che sparatorie contro diversi complessi militari, alcuni dei quali molto significativi, in centri strategici in tutto l’Iran. La NBC riferisce che gli Stati Uniti stimano che la risposta di Israele all’attacco dell’Iran sarà di portata limitata e si concentrerà su obiettivi militari in Iran e sugli obiettivi delle milizie filo-iraniane fuori dall’Iran. Secondo il rapporto, funzionari israeliani hanno informato i funzionari in questione Gli Stati Uniti hanno parlato di questo piano la settimana scorsa, prima che l’Iran attaccasse Israele con più di 300 missili e UAV. Gli stessi funzionari americani hanno affermato di non essere stati informati sui piani finali che Israele intende realizzare e se saranno cambiati dopo il fine settimana. (fonte: n12)

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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