Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania ha respinto l’azione legale intrapresa dal Comune di Camerota, stabilendo che le misure di emergenza adottate per la sicurezza pubblica non erano giustificate. Questa decisione giunge dopo l’incidente del 14 marzo 2023, quando l’uso di dinamite sulla spiaggia del Mingardo ha sollevato perplessità. Il sindaco, Mario Salvatore Scarpitta, aveva difeso la scelta come necessaria per prevenire crolli rocciosi lungo la costa, ma il TAR ha chiarito che il Comune avrebbe dovuto seguire procedure più appropriate per interventi di tale natura, includendo l’ottenimento di autorizzazioni paesaggistiche specifiche. Di conseguenza, il sindaco è stato anche condannato al pagamento delle spese legali, fissate in 3.000 euro.
La vicenda ha attirato commenti critici, tra cui quello di Fausto Martino, ex sovrintendente e assessore, che ha messo in dubbio la legittimità delle azioni del sindaco e sollecitato ulteriori indagini da parte delle autorità competenti. Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso approvazione per la sentenza, sottolineando l’importanza di proteggere il patrimonio naturale e culturale, facendo riferimento in particolare alle falesie e alle grotte di Camerota, riconosciute dall’Unesco. La decisione del TAR viene vista come una conferma della necessità di seguire scrupolosamente le normative ambientali per preservare i tesori naturali e storici.