L’attività di guerra elettronica attribuita alla Russia prosegue nell’area sovrastante la Polonia, l’Estonia, la Germania e la Finlandia. Il protagonista di queste operazioni è il Baltic Jammer, presumibilmente di proprietà di Putin, con base a Kaliningrad, l’exclave russa situata tra Polonia e Lituania che si affaccia sul mar Baltico. Tra il 15 e il 16 marzo, nell’arco di 46 ore, il Baltic Jammer avrebbe colpito almeno 873 velivoli, sia civili che militari, causando significativi disturbi alle loro comunicazioni e sistemi di navigazione. In particolare, i velivoli hanno riscontrato la perdita del segnale GPS per quasi due ore mentre entravano e uscivano da Vilnius, sorvolando lo spazio aereo di Kaliningrad.
Last 46 hours Baltic Jammer has been running in south Baltics.
— Markus Jonsson (@auonsson) March 16, 2024
At least 873 unique aircrafts has had their navigation equipment jammed. Each one a passenger jet filled with civilians.
E.g. Ryanairs SP-RKS has been without GPS for at least 2 hours going in and out of Vilnius. pic.twitter.com/hMWhKzbaiH
Cos’e’ un Jammer
Un jammer è un dispositivo elettronico progettato per interferire con le comunicazioni o i segnali di navigazione, creando “rumore” o segnali falsi che possono disturbare o bloccare completamente la ricezione dei segnali originali. Questi dispositivi possono essere utilizzati per vari scopi, spaziando dalla difesa militare al controllo della privacy, dall’antifurto alla sicurezza nelle prigioni.
Nel contesto militare, i jammer sono spesso impiegati per impedire ai nemici di comunicare efficacemente o per disturbare la navigazione di missili, droni, velivoli o navi, rendendo difficile o impossibile per essi raggiungere i loro obiettivi. Esistono diversi tipi di jammer, ciascuno progettato per interferire con specifici tipi di comunicazioni o segnali, come quelli radio, cellulari, GPS, o radar.
L’uso dei jammer può avere implicazioni legali e di sicurezza significative, specialmente in contesti civili, dove il loro impiego può interferire con le comunicazioni d’emergenza, con i segnali di navigazione aerea o marittima, e con altri servizi essenziali. Per questi motivi, l’uso e la vendita di dispositivi di jamming sono regolamentati strettamente in molti paesi.
In Italia è possibile usare un Jammer?
In Italia la vendita, il possesso e l’uso di jammer sono strettamente regolamentati e, in generale, vietati. Questi dispositivi, capaci di interferire con le comunicazioni e i segnali di navigazione, possono compromettere la sicurezza pubblica e interferire con i servizi d’emergenza, oltre a violare le norme sulla radiocomunicazione.
Le normative italiane seguono le direttive europee e internazionali che mirano a garantire la sicurezza delle comunicazioni e la protezione dello spettro radiofonico. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e l’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione (ISCTI) sono tra gli enti incaricati di regolamentare e controllare l’uso dello spettro radio e l’impiego di tali dispositivi nel paese.
L’uso non autorizzato di jammer può comportare sanzioni significative, includendo multe e, in alcuni casi, pene detentive, a seconda della gravità dell’infrazione e del potenziale danno causato. La legislazione mira a prevenire l’uso indiscriminato di questi dispositivi per proteggere le infrastrutture critiche, garantire la sicurezza della navigazione aerea e marittima, e assicurare la continuità delle comunicazioni d’emergenza e dei servizi pubblici essenziali.