Le elezioni in Russia stanno attirando l’attenzione internazionale, specialmente considerando il contesto politico attuale e le tensioni con l’Ucraina. La notevole affluenza alle urne, stimata al 55% al termine del secondo giorno di votazioni, lascia presagire un potenziale superamento del 67% registrato nelle elezioni del 2018. Particolarmente significative sono le cifre di affluenza nelle regioni ucraine parzialmente occupate e annesse alla Russia, che variano notevolmente, con Zaporizhzhia al 72%, Donetsk e Kherson al 69%, e Lugansk al 36%. Mai processo elettorale da parte della Commissione Elettorale Centrale (CEC) russa, inclusi i momenti di tensione evidenziati dagli atti di vandalismo ai seggi, solleva questioni riguardanti la sicurezza e l’integrità delle votazioni.
Gli attacchi ai seggi, hanno incluso il versamento di inchiostro nelle urne e tentativi di incendi, sono stati attribuiti da alcuni rappresentanti russi all’influenza di paesi occidentali, una narrazione che riflette la profonda sfiducia e l’acuirsi delle tensioni diplomatiche tra Russia e Occidente.
Stanislav Andreychuk pubblica un altro video del brogli elettorale a Krasnodar, al seggio elettorale 2341. Nell’urna elettorale c’è una pila di schede con un segno di spunta accanto al nome di Putin. (sota)