24 febbraio 2022, Putin invade l’Ucraina: “Bisogna denazificare l’Ucraina” - www.cilentano.it
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24 febbraio 2022, Putin invade l’Ucraina: “Bisogna denazificare l’Ucraina”

La guerra in Ucraina ha radici profonde che risalgono al periodo post-sovietico. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, l’Ucraina ha ottenuto l’indipendenza ma ha mantenuto stretti legami con la Russia. La Russia ha sempre considerato l’Ucraina all’interno della sua sfera di influenza, seguendo una sorta di dottrina di “sovranità limitata”. Un punto chiave del conflitto tra i due paesi è stato il timore della Russia che l’Ucraina potesse unirsi alla NATO, il che avrebbe portato un alleato degli Stati Uniti vicino ai confini russi. Le tensioni sono aumentate ulteriormente con l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, seguita dalla guerra nel Donbass, una regione orientale dell’Ucraina. Questa guerra è stata caratterizzata da combattimenti tra le forze armate ucraine e i separatisti filo-russi. Il governo ucraino ha definito gli insorti come “terroristi” e ha lanciato operazioni militari per recuperare i territori perduti. Nel febbraio 2022, la situazione è drasticamente peggiorata con l’inizio dell'”Operazione speciale militare” da parte della Russia. Questa invasione è stata marcata da intensi combattimenti in varie città ucraine come Kiev, Kharkiv, Odessa, Mariupol e Kherson. Il conflitto ha incluso gravi crimini di guerra, come il massacro di Bucha, dove le truppe russe sono state accusate di aver commesso atrocità contro i civili.

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Il massacro di Bucha

Il massacro di Bucha, avvenuto a marzo 2022, è stato uno dei più tragici eventi durante l’occupazione russa di questa località ucraina. Le forze russe e cecene della Guardia nazionale sono state identificate come responsabili di gravi crimini di guerra, inclusi omicidi di civili e prigionieri di guerra. Le indagini hanno rivelato orribili scene di violenza: corpi di civili uccisi e abbandonati per le strade, molti dei quali con le mani legate e segni evidenti di esecuzione sommaria. Inoltre, fosse comuni e segni di tortura sono stati scoperti, dimostrando l’atrocità delle azioni compiute. Secondo i rapporti, almeno 458 civili, inclusi bambini, sono morti a Bucha durante l’occupazione, molti dei quali a causa di ferite da arma da fuoco. Questo episodio è stato condannato a livello internazionale e riconosciuto come un grave crimine di guerra.

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Mariupol

L’assedio di Mariupol, iniziato il 24 febbraio 2022 e terminato il 20 maggio dello stesso anno, è stato uno degli eventi più tragici della guerra in Ucraina. La città, un importante centro industriale e il più grande porto sul Mar d’Azov, è stata teatro di intensi combattimenti tra le forze armate russe (assieme alla milizia della Repubblica Popolare di Donetsk) e le forze armate ucraine. Dopo quasi tre mesi di assedio, la città è caduta sotto il controllo della Russia e della Repubblica Popolare di Donetsk, segnando una significativa perdita per l’Ucraina. Durante l’assedio, la Croce Rossa ha descritto la situazione a Mariupol come “apocalittica”, e le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver causato una grave crisi umanitaria. Si stima che circa 25.000 civili siano stati uccisi e almeno il 95% della città sia stato distrutto, principalmente a causa dei bombardamenti su larga scala da parte della Russia

Porti mar dAzov
Porti mar dAzov

Il mar d’Azov

La Russia ha quasi il completo controllo sul Mar d’Azov, a seguito dell’invasione dell’Ucraina e del controllo delle regioni di Kherson, Zaporizhzhia e Mariupol. Questo controllo è strategicamente importante per la Russia, specialmente per la Crimea, dal momento che l’Ucraina aveva precedentemente tagliato i rifornimenti di energia, acqua e altre forniture alla Crimea controllata dai russi. La conquista del Mar d’Azov da parte della Russia può contribuire ad alleviare questa crisi e permettere una maggiore consolidazione del potere nelle regioni occupate di Kherson e Zaporizhzhia​

I morti

Dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022, si stima che la Russia abbia perso 376.860 soldati. Questo numero comprende le vittime subite dalle forze russe nell’arco di tutto il conflitto fino ad ora. Secondo le stime più recenti, i soldati ucraini morti o feriti a causa del conflitto con la Russia si aggirerebbero intorno ai 124.500-131.000, con 15.500-17.500 uccisi e 109.000-113.500 feriti.

I bambini deportati

La deportazione forzata di bambini ucraini in Russia è un tema che ha attirato l’attenzione e la condanna internazionale. Secondo le informazioni riferite da Euronews, il governo ucraino ha accusato Mosca di aver deportato oltre 16.000 bambini dai territori occupati. La gravità di queste azioni ha portato la Corte penale internazionale a emettere un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin e per la commissaria per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova per il presunto trasferimento forzato di bambini, che viene considerato un crimine di guerra. L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha definito queste deportazioni come “genocidio”, evidenziando che tali azioni erano iniziate ancor prima dell’inizio della guerra il 24 febbraio 2022.

Inoltre, vi sono stati sforzi significativi per riportare in Ucraina questi bambini. Una coalizione internazionale si è formata con l’obiettivo di proteggere i minori e riportarli a casa. Secondo i dati ufficiali ucraini, più di 19.500 casi di bambini deportati illegalmente sono stati confermati, anche se la cifra reale potrebbe essere più alta. Fino ad ora, solo 387 bambini sono stati recuperati. Questa coalizione si è impegnata a fare tutto il possibile per riportare indietro i minorenni ucraini, aiutarli a riadattarsi, eliminare gli eventuali effetti della propaganda russa e portare i funzionari russi responsabili di fronte alla giustizia.

Queste azioni di deportazione e i tentativi di russificazione dei bambini ucraini sono viste come una grave violazione del diritto internazionale e rappresentano un tentativo di privare i bambini della loro identità nazionale.

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La Dottrina Gerasimov

La Dottrina Gerasimov, attribuita al Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate Russe Valery Gerasimov, è spesso interpretata come una strategia che mescola tattiche militari, tecniche di spionaggio, cyber-attacchi, e disinformazione per destabilizzare e influenzare gli stati nemici. Questo approccio è stato associato alle azioni della Russia in Ucraina, in particolare nella regione del Donbass, dove è stato osservato un mix di guerra convenzionale, cyber-attacchi e campagne di disinformazione. Questa dottrina riflette una comprensione moderna della guerra ibrida che supera i limiti delle operazioni militari tradizionali.

Donne e bambini sfollati dall’Ucraina

Più di 16,6 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria a causa della guerra in Ucraina, di cui 3,3 milioni sono bambini. Più di 9,8 milioni di persone sono sfollate, la maggior parte delle quali sono donne e bambini. Ciò include più di 3,5 milioni di sfollati all’interno dell’Ucraina e oltre 6,3 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi. Questo rappresenta una delle crisi dei rifugiati in più rapida crescita in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale

La crisi del grano

La crisi del grano è stata una delle conseguenze significative della guerra in Ucraina. L’Ucraina è uno dei maggiori esportatori di grano al mondo, e il conflitto ha avuto un impatto diretto sulle sue capacità di produzione e esportazione. Questo ha causato preoccupazioni globali per la sicurezza alimentare, in particolare nei paesi che dipendono pesantemente dalle importazioni di grano ucraino. Le interruzioni delle spedizioni e i danni alle infrastrutture hanno complicato ulteriormente la situazione, contribuendo a un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari a livello mondiale.

Nel gennaio 2024, la Russia ha incrementato la sua presenza militare, schierando un ulteriore sottomarino nel Mar Nero. Questo aumento della presenza militare russa si inserisce in un contesto di crescente tensione e conflitto in Ucraina, dove la situazione per i soldati ucraini si sta complicando a causa della carenza di munizioni e altre risorse necessarie per combattere. La situazione sul campo di battaglia è in continua evoluzione, con entrambe le parti che cercano di rafforzare la loro posizione militare.

Le notizie di oggi – 23/2/2024 (telegram)

Nell’area del mare di Azov, un aereo russo A-50 è stato abbattuto dalla contraerea ucraina.

redazione

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